- La Confartigianato imprese di Viterbo scende in campo a difesa delle pmi di panificazione.
Sotto accusa un decreto pubblicato nei giorni scorsi dal ministero dell’Economia e delle Finanze, che consente agli agricoltori di poter produrre e vendere pane fresco senza alcuna tassa aggiuntiva, continuando a usufruire della tassazione tipica del loro settore.
Il provvedimento ha scatenato le proteste di oltre 26mila aziende italiane, che si sono dichiarate pronte a dare battaglia. La panificazione, arte antichissima frutto di sapienza e maestria artigiana, viene ora considerata un’attività connessa a quella di un’azienda agricola.
“Tutto ciò è inaccettabile – afferma il segretario provinciale Andrea De Simone – i panificatori si sono visti non solo discriminati sul piano fiscale, ma soprattutto fortemente penalizzati su quello economico”.
A sostegno dei panificatori Confartigianato chiederà presto un confronto con il governo. “Convocheremo a breve una riunione anche con le nostre imprese di panificazione – continua il Segretario De Simone –. Non possiamo rimanere in silenzio e accettare un colpo così duro in un momento in cui attendiamo, ormai da anni, il regolamento sul pane fresco e dobbiamo affrontare una concorrenza sempre più agguerrita”.
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