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L'assessore provinciale Franco Simeone risponde a Mauro Piergentili
Caccia al cinghiale, il weekend era troppo pericoloso
Viterbo - 29 settembre 2010 - ore 14,00

L'assessore Franco Simeone
Riceviamo e pubblichiamo - Non si può certamente affermare che il mondo della caccia non sia singolare.

Ogni cacciatore, infatti, è più bravo e competente degli altri.

Il signor Mauro Piergentili, vice presidente dell’Atc Vt2, a suo dire, è il più bravo in assoluto e i miei collaboratori sarebbero ovviamente i meno competenti.

Peccato però per lui che i provvedimenti da me adottati, come ovviamente e notoriamente mio costume, sono stati concertati e concordati non solo con i rappresentanti delle associazioni venatorie, ma anche con i presidenti dei due Atc, compreso quello di cui Piergentili svolge funzioni vicarie.

Ma entriamo nel merito delle polemiche sollevate. Ad alcuni sfugge forse che le due giornate di caccia al cinghiale sono state programmate come interventi straordinari di contenimento dei danni e non come semplici giornate di caccia, in quanto la nostra legislazione prevede periodi prefissati oltre i quali non è possibile andare.

Ciò significa che se si inizia prima la caccia al cinghiale è necessario chiuderla di pari tempo in anticipo. Dunque le giornate del 4 e 13 ottobre non sono giornate di preapertura della caccia.

Ecco perché ogni battuta viene preventivamente autorizzata indicando la località e la motivazione dell’intervento straordinario. Ovviamente nessuno chiede che la richiesta venga effettuata molte settimane prima, come afferma in malafede Piergentili.

Ad esempio stiamo rilasciando autorizzazione sino a venerdì, ultimo termine utile, in quanto come noto il sabato e la domenica sono giorni di chiusura degli uffici. L’obiettivo è ovviamente di prevenzione e contenimento dei danni. Vanno dunque individuate zone dove questi siano accertati o almeno prevedibili. Se poi in quelle giornate non c’è traccia di cinghiali, significa che la battuta è inutile e dunque abbiamo già raggiunto il nostro scopo. Perché, lo ripeto, le due giornate non sono semplici giornate di caccia.

Forse Piergentili, nella sua grande competenza, dimentica le cose più ovvie.

E veniamo al perché per questi interventi straordinari abbiamo fissato due giornate feriali. Sappiamo tutti che le battute al cinghiale sono particolarmente invasive e di ostacolo non solo alle altre forme di caccia individuali, ma anche alle altre diverse utilizzazioni del bosco.

Ebbene, nei primi periodi di ottobre è possibile che durante il weekend vi sia una forte presenza di raccoglitori di funghi o di semplici passeggiatori, mentre il lunedì e il mercoledì la raccolta dei funghi è vietata.

Se avessimo scelto la giornata di sabato e domenica per l’intervento straordinario e aggiuntivo di abbattimento dei cinghiali, avremmo causato tensioni ed elementi di pericolosità, i quali, ovviamente, con la scelta fatta dalla Provincia di Viterbo, sono stati, se non scongiurati, almeno limitati al massimo.

Franco Simeone
Assessore alla Caccia della Provincia di Viterbo


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