- L’assistenza sanitaria penitenziaria richiede, oltre alle necessarie capacità professionali, anche una conoscenza profonda del pianeta carcere, a partire dall’ordinamento penitenziario stesso, fino alle condizioni ambientali e alle malattie che possono contrarre i detenuti.
Per venire incontro all’esigenza di approfondire queste tematiche specifiche, oggi nella Casa circondariale di Mammagialla di Viterbo si è svolto il primo corso Ecm a cui hanno partecipato 25 infermieri, 5 medici e 2 psicologi. L’iniziativa, voluta fortemente dal dirigente sanitario della struttura, Franco Lepri, anche per l’attenzione e la richiesta avanzata dagli operatori sanitari stessi, sarà ripetuta a breve.
All’incontro di questa mattina hanno partecipato il direttore sanitario della Ausl di Viterbo Marina Cerimele, e il direttore della Casa Circondariale, Pierpaolo D’Andria.
“La Direzione strategica aziendale – ha detto la dottoressa Cerimele – in questi mesi, pur nelle ristrettezze economiche che tutti conosciamo, si sta impegnando sensibilmente nel potenziamento dell’assistenza medica, infermieristica e tecnica a Mammagialla.
Un’assistenza che necessità di una preparazione specifica perché si tratta di operare in un ambiente particolare, come quello carcerario. Intendiamo proseguire su questa strada, anche a sostegno delle necessità dei detenuti, che devono potere usufruire delle prestazioni sanitarie nazionali, nel rispetto della normativa in vigore”.
“Queste occasioni di formazione – ha poi aggiunto il direttore D’Andria – sono importanti perché permettono di realizzare un momento di confronto tra la componenti sanitaria e penitenziaria, ciascuna delle quali ha esigenze specifiche che devono, però, poter trovare un punto di incontro. Ringrazio la Ausl di Viterbo per aver risposto, in maniera propositiva e fattiva, a quelle che sono state le nostre richieste in termini di assistenza sanitaria all’interno della nostra struttura”.
“L’iniziativa odierna – ha poi concluso Franco Lepri – intende fornire agli operatori sanitari della Ausl degli strumenti normativi, di approfondimento sanitario e psicologico, necessari per poter operare all’interno del nostro carcere. Abbiamo, poi, sfruttato l’occasione per consegnare ai partecipanti la Guida ai servizi che abbiamo redatto di recente: uno strumento semplice ed esaustivo che sarà consegnato ai detenuti affinché possano conoscere i servizi sanitari presenti nella Casa circondariale e possano accedere in maniera più semplice agli stessi”.
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