Giulia Arcangeli, vicesegretario provinciale del Pd

Come vice segretaria provinciale mi assumo la parte che mi spetta.

Registro, tuttavia, con amarezza, che dopo aver convocato una conferenza stampa per dare una versione parziale e peraltro non veritiera della vicenda Talete che ha acuito le difficoltà di questo ore su una questione molto delicata, il segretario provinciale continua a rilasciare dichiarazioni che non aiutano a ristabilire un clima di civiltà dentro il partito.

È falsa l’idea che nell’indicazione del nome di Claudio Curti si concretizza la volontà di introdurre i privati nella gestione del servizio idrico. È falsa e strumentale perché nessuno dei sindaci e dei dirigenti che hanno proposto e sostenuto la candidatura di Curti ha mai messo in discussione la necessità di affermare un diritto collettivo su un bene comune primario come l’acqua.

Il mio impegno politico di questi anni, anche attraverso le battaglie degli Ecologisti democratici, testimonia una convinzione profonda, non certo estemporanea, per rivendicare un principio che per quanto mi riguarda è fuori discussione. L’acqua è il più fondamentale dei beni comuni. E come tale va difeso e salvaguardato.

È molto grave il fatto che si continua ad alimentare una polemica sulla stampa che danneggia tutto il partito soprattutto da parte di chi, per primo, lo rappresenta.

Il segretario provinciale, dopo essere stato incapace di gestire una partita delicata, invece di cercare una soluzione condivisa si ostina a non prendere atto che c’è una parte molto maggioritaria del Partito democratico e dei suoi sindaci che ha assunto una posizione.

E dato che il Pd ha la responsabilità e il dovere di prendere una decisione, se questo va fatto, facciamolo.

Senza avere paura e con il coraggio di mostrare che siamo una forza politica matura che sa assumersi l’onere di scelte importanti.

Giulia Arcangeli
Vicesegretario provinciale del Partito democratico