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Politica - Lo ha affermato il ministro Mariastella Gelmini nonostante le proteste
“Non riusciremo ad assorbire 200mila precari”
Viterbo - 2 settembre 2010 - ore 13,25

Mariastella Gelmini
- “Non possiamo assorbire 200 mila precari”.

La Gelmini ha detto oggi che la scuola pubblica non riesce a far fronte a tutti i precari nonostante le proteste.

“I precari che ereditiamo sono 200 mila, un numero spaventoso, che è il frutto di politiche disinvolte del passato che la scuola non era in grado di finanziarie - ha detto il ministro dell’Istruzione -. Nessun governo può assorbire 200.000 precari”.

Il ministro ha detto di stare facendo uno sforzo di razionalizzazione circa il numero degli insegnanti non di ruolo da far lavorare, che si basa sull’entità della popolazione scolastica.

“Prima di chiedere più risorse al governo ci si deve preoccupare di ottimizzarne l’impiego. In un periodo di stretta sui conti pubblici è utopico chiedere ora più risorse”, ha detto Gelmini giustificando il fatto che non sono stati previsti grandi investimenti pubblici sulla scuola.

Sulle proteste dei precari in corso, tra cui scioperi della fame in diverse regioni, il ministro ha detto che “sono in parte il frutto di strumentalizzazioni politiche”.

“Non inconterò chi è venuto a protestare davanti a Palazzo Chigi”, ha detto. “La strumentalità deriva dal fatto che non abbiamo ancora completato le operazioni (di assegnazione dei posti ai precari). Protestano senza essere stati ancora esclusi”.

La Gelmini ha aggiunto che il numero degli insegnanti di sostegno è aumentato nell’ultimo anno da 90.400 a 93.100 insegnanti.

“Il problema è semmai a monte nella facilità con cui le Asl certificano la disabilità e degli abusi ci sono”.


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