i nostri padri costituzionali ci hanno consegnato un grande strumento di espressione democratica: il referendum popolare contenuto nell'articolo 75 della Costituzione italiana.

Qui si esplicita la possibilità di indire un referendum per deliberare l'abrogazione totale o parziale di una legge o di un atto avente valore di legge.

Le ricordo però che ci sono delle limitazioni nell'applicazione di tale articolo, ovvero alcune leggi non possono essere ammesse a referendum.

Oggi va molto di moda, soprattutto dalla sua parte politica intraprendere iniziative che hanno un sapore del tutto populista, infischiandosene di regole e leggi che regolamentano la vita democratica dei cittadini. Questo è uno dei casi.

Lei cita lo statuto comunale, forse senza averlo mai letto e senza aver ben compreso ciò che recitano gli articoli che trattano tale argomento.

Quindi anziché paventare ipotesi del tutto improponibili Le consiglio di studiare più attentamente lo statuto comunale, al fine di informarsi meglio e di riportare notizie corrette e non faziose ai nostri concittadini.

Non possiamo sapere perché alcuni amministratori di altri enti appartenenti all'Ato non siano ancora entrati in Talete (disattendendo alla legge), lo domandi a loro.

Noi siamo convinti di aver fatto la scelta giusta per la difesa dell'acqua pubblica, consapevoli che gli amministratori pubblici fossero i veri protagonisti delle sorti della società, essendo azionisti della stessa.

Vorrei capire inoltre dove acquisisce talune informazioni, relative a fantomatici contratti che prevedevano l'erogazione di una quantità d'acqua gratuita, la prego di esibirne la documentazione. Che non sia del primo dopo guerra!

Per il resto le ripeto che abbiamo fatto una scelta convinta e unitaria, senza scendere a patti con nessuno, visto che non abbiamo collocato nessuno, ma convinti di aver difeso l'acqua da una privatizzazione selvaggia.

Certamente vent'anni di opposizione portano a fare delle riflessioni, mi pare del tutto lecito tali da creare in Lei e ad altri personaggi dell'opposizione scompensi e frustrazioni ogni volta che si richiama alla memoria l'operato di Stefano Bonori.

Occorre semplicemente guardare gli atti di consiglio comunale per rendersi conto della situazione.

Pagine e pagine di accuse infondate, a volte smentite o addirittura rettificate nella seduta successiva, come peraltro nella lettera da Lei scritta.

Le ricordo che Stefano Bonori sindaco dell'amministrazione comunale precedente, di cui mi onoro di aver fatto parte, è stato proposto come candidato alla presidenza di Talete Spa da un gruppo di sindaci Pd, che hanno creduto fortemente nel suo operato per la difesa dell'acqua pubblica e per l'esperienza maturata da tempo all'interno dell'Autorità d'Ambito, leggere le dichiarazioni del segretario provinciale Angelo Allegrini.

Dopo ciò a seguito di divergenze verificatasi all'interno del Pd, con grande senso di responsabilità e di appartenenza per il quale si è sempre contraddistinto, ha ritirato la propria candidatura.

Le ricordo inoltre che il Comune di Bomarzo è entrato in Talete nel 2007 e mi sembra che anche se avesse posseduto una palla di vetro e dei poteri soprannaturali, Stefano Bonori non avrebbe potuto prevedere all'epoca di essere oggi proposto quale candidato alla presidenza della Talete.

Comunque il referendum, se andrà in porto, peserà sulle casse del nostro Comune per circa 15mila euro, che dovrebbero essere sotratti ad altri servizi sicuramente ben più importanti.

Per fortuna la vostra richiesta rimarrà soltanto una proposta, visto che la normativa non permette di indire un referendum su un argomento che è già regolamentato e legiferato, a meno che qualcuno al di sopra di noi non decida di ricambiare la legge.

Distinti saluti.

Maurizio Cialdea
Vicesindaco di Bomarzo