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Viterbo - Lettera di una invalida al 100 per cento che non potrà assistere al Trasporto
Il Comune si dimentica dei disabili
Viterbo - 2 settembre 2010 - ore 16,30

Riceviamo e pubblichiamo - Mi avevano dato pochi mesi di vita. Diagnosi: una leucemia mieloide, ma poi sono trascorsi dieci anni.

Una serie di aggravamenti e perdita della normale deambulazione, danneggiamento della capacità di verbalizzazione, ma un elemento positivo è stato la forza di combattere e di tornare per le vie della mia città, anche se non con le mie gambe… come avevo fatto fin da bambina.

A darmi la forza di combattere anche contro questo grave male, la leucemia: Santa Rosa.

Riuscire a sopravvivere alle devastanti cure derivanti dalla chemioterapia, perché quella sera del 3 settembre, c’è la “Santa Rosa che passa”! Allora tutti vogliamo essere spettatori di tanta magnificenza.

Quella Santa, così importante alla quale noi Viterbesi siamo tanto devoti ed affezionati. Ma forse ammirarla il 3 settembre, durante il trasporto è diventato un diritto elitario, più che un diritto dei cittadini, e specialmente se questi cittadini hanno difficoltà oggettive a raggiungere i luoghi in cui la festa più attesa si esplica.

Queste parole sono scritte da una donna viterbese, alla quale per motivi di limitati spazi pubblici e insufficienti strutture riservate ai disabili, non sarà possibile ammirare la celebrazione della patrona. Quella santa che nei momenti difficili della vita di ogni viterbese, invochiamo.

Eppure l’amministrazione comunale, sembra ormai da troppo tempo, dimenticarsi di quei cittadini, che affetti da disabilità, hanno negato il diritto alla partecipazione a questi ineguagliabili eventi.

Vergogna! Negare un diritto, quello del rispetto e della dignità di persone meno fortunate, è come negare prima di tutto la dignità umana e ancora peggio è come renderli “handicappati” due volte!

Per questo nasce l’esigenza di solidarietà al gruppo dei disabili che già sta sollevando il problema, perché non si taccia di fronte all’inadeguatezza degli enti pubblici verso i loro cittadini, perché chi nega la dignità altrui, dovrebbe forse chiedersi come si sentirebbe, se mai capitasse a lui/lei…..

Lettera firmata


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