:::::
   
Logo TusciaWeb Tutto low cost
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Roma Nord | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | Corriere2000|
Tutto viaggi


Viterbo - Interviene il consigliere provinciale Vincenzo BruniI
Sanità, la soluzione non sarà la migliore, ma qualcosa va fatto
Viterbo - 2 settembre 2010 - ore 17,00

Riceviamo e pubblichiamo - “La riorganizzazione della rete ospedaliera provinciale è argomento su cui si discute, con varie argomentazione, da almeno due lustri. D’altro canto l’assistenza sanitaria è materia che, per le importanti ripercussioni che ha su tutti i cittadini, ben si presta ad ogni tipo di considerazione ed in particolar modo alla speculazione politica fatta più o meno in buona fede.

Una corretta analisi del problema deve, secondo me, partire da alcuni presupposti fondamentali: in primo luogo l’assistenza sanitaria è profondamente cambiata negli ultimi anni e sempre più velocemente va cambiando: aumentano le dotazioni tecnologiche e con esse le prestazioni sempre più specialistiche, aumentano le giuste richieste del cittadino malato in termini di qualità dell’assistenza, di confort, di appropriatezza ed efficacia delle prestazioni, aumenta l’esigenza di risposte in linea con le attese ed in tempi sempre più rapidi; tutto questo porta ad un aumento in maniera esponenziale dei costi, in termini di attrezzature, personale, presidi, farmaci.

L’immagine stessa dell’ospedale che ci aspettavamo anche solo venti anni fa è completamente cambiata: la priorità essenziale per tutti noi che ricorriamo alla struttura ospedaliera, non è più quella di trovarla sotto casa o il più vicino possibile ma piuttosto di ricevere l’assistenza che ci aspettiamo con il massimo della sicurezza e dell’efficienza ottenibile, in strutture moderne ed attrezzate.

E’ questa la battaglia che varrebbe la pena di portare avanti; la difesa dell’ospedale sotto casa, come la caserma dei carabinieri o l’ufficio postale è una battaglia di retroguardia, piccolo cabotaggio politico che danneggia il vero interesse dei cittadini, i quali (e i numeri lo dimostrano), nell’ospedale sotto casa preferiscono, quando possono scegliere, non ricoverarsi.

Basterebbe guardare con attenzione i dati di attività di molti ospedali: tassi di occupazione intorno al 50%, degenze medie che si avvicinano ai 10 giorni, indice di complessità dei casi trattati inferiore alla media.

Al di là del linguaggio tecnico, questo significa spreco di risorse, ospedalizzazioni prolungate e aumento dei rischi per il paziente perché, e lo dicono tutte le analisi internazionali, in un ospedale che lavora a ritmo ridotto aumenta il rischio di complicanze.

L’altra evidenza con cui bisogna misurarsi è quella economica: è un dato incontrovertibile che, per ragioni forse troppo complesse, la situazione del debito della sanità del Lazio è drammatica: non possiamo continuare a rifiutare caparbiamente tutte le manovre di rientro, aggrappandoci al mantenimento della situazione attuale.

E non è un interpretazione di carattere politico visto che tutte le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi dieci anni alla guida della Regione si sono dovute, e devono tuttora confrontarsi, con la questione economica che di fatto blocca l’attività dell’amministrazione regionale.

La soluzione proposta dalla Presidente Polverini forse non sarà la migliore, sicuramente non sarà sufficiente e probabilmente dovrà essere migliorata: bisognerà trovare una vocazione futura per i presidi che devono essere riconvertiti, una soluzione che guardi verso l’assistenza agli anziani, alle RSA e alla lungodegenza, che rappresentano una forte esigenza nel nostro territorio. Contestualmente si devono potenziare e qualificare gli Ospedali per acuti residui, per essere certi che il cittadino, in qualsiasi parte della provincia, varchi la soglia di un Ospedale sicuro di ottenere la migliore assistenza possibile, al pari di qualsiasi altro cittadino della Regione”.

Vincenzo Bruni
Consigliere provinciale con delega alla sanità


Copyright 2010 TusciaWeb - Chi siamo

Condividi