Nell'associazione, a rappresentare la provincia di Viterbo, sono resenti la Comunità Montana dei Monti Cimini e il Comune di Canepina.

Nella Tuscia, come nel resto d' Italia, si organizzeranno feste, fiere, convegni e altre iniziative dedicate esclusivamente al castagno.

Anche quest'anno l'associazione concentrerà gran parte delle sue forze nell'impegno su temi delicati e determinanti per il rilancio della castanicoltura in Italia, come il contrasto alla diffusione del cinipide galligeno.

Nell'ambito della lotta la cinipide, Città del castagno parteciperà al tavolo tecnico istituito dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Entro ottobre il documento che sarà prodotto dalla riunione straordianria, sarà esaminato dalla Commissione agricoltura, al fine di ottenere risorse specifiche per sostenere la castanicoltura italiana.

Inoltre, insieme all’Associazione castanea e al Centro studi sul castagno, sono stati intensificati i contatti con altri paesi europei interessati alla tutela della castanicoltura, per creare una rete europea e portare a Bruxelles i problemi del settore.

Da venerdì 1 ottobre l'associazione proporrà un nuovo sito e una newsletter, al fine di migliorare i contatti con l’esterno e con i soci. La pagina web funzionarà anche come una sorta network, che metterà insieme le segnalazioni dei comuni italiani partecipanti, indicando feste, fiere e sagre dedicate al castagno.