Si tratta di workshop turistico in programma dal 1° al 3 ottobre a Forte San Gallo a Civita Castellana con incontri diretti con 48 buyer italiani ed esteri. Oltre 200 le imprese della Tuscia presenti all’evento tra alberghi, agriturismo, tour operator e agenzie, associazioni e consorzi, nonché aziende agroalimentari interessate al turismo enogastronomico. Tra queste 22 aderenti al Marchio di qualità Tuscia Viterbese e 28 al progetto di turismo integrato “Welcome in Tuscia”.

“La realizzazione della quarta edizione di VisiTuscia – dichiara Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo – rappresenta un traguardo significativo per la promozione del turismo della provincia di Viterbo, non solo per il crescente numero di partecipanti ma anche per la continuità data a un progetto che mira a valorizzare le peculiarità del territorio a livello nazionale e internazionale.

Sono sicuro che la presenza nella Tuscia di un numero così elevato di tour operator e giornalisti specializzati, interessati specificatamente a conoscere questo territorio rappresenti per le nostre imprese uno stimolo ulteriore a migliorare le perfomance in linea con un mercato in continua evoluzione, in cui i clienti sono particolarmente sensibili ad aspetti quali la qualità, la tipicità, i costi contenuti, un’offerta articolata e allettante”.

Nell’ambito del turismo la Camera di Commercio di Viterbo, in collaborazione con l’Isnart (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche), promuove la diffusione del Marchio “Ospitalità Italiana-Tuscia Viterbese” rivolto ad alberghi, ristoranti e agriturismi che si distinguono per la qualità dei servizi offerti. Inoltre recentemente ha avviato il Progetto “Welcome in Tuscia”, coinvolgendo strutture ricettive e produttive della provincia di Viterbo allo scopo di valorizzare il turismo integrato.

“Attraverso questo Progetto – spiega Palombella –vogliamo proporre un'offerta di ospitalità che prevede il collegamento con eventi in programma nel territorio e la visita ad aziende specializzate in prodotti tipici di qualità (cantine, frantoi, caseifici, botteghe del gusto, laboratori artigiani), allo scopo di far conoscere la storia, l’ambiente e i sapori della Tuscia Viterbese.

Una strategia innovativa per questo territorio condivisa dagli stessi operatori che proprio nei giorni scorsi, durante un incontro di valutazione del Progetto, hanno confermato l’interesse per una fetta di mercato che offre la possibilità di essere più competitivi, in ragione delle caratteristiche delle strutture ricettive, delle nuove esigenze commerciali e dei turismi che la Tuscia è in grado di esprimere”.