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Tarquinia - Alfio Meraviglia (Udc) replica alle accuse di disinteresse
"Sanità, il Pd non ha il monopolio della vicenda"
Viterbo - 30 settembre 2010 - ore 18,30

Riceviamo e pubblichiamo - Esterrefatto. Volevo condividere con i vostri lettori quanto provo per l’inaudito attacco nei confronti della mia persona.

Non per la concreta irrilevanza delle contestazioni bensì perché ritengo quell’articolo la cartina di tornasole che rivela una natura meschina di una certa vecchia e primitiva politica rappresentata da alcuni, sottolineando alcuni, esponenti del Pd che usano i problemi della gente per pura demagogia senza preoccuparsi dell’esito finale delle loro battaglie.

Mi sono sempre occupato del problema, fin dalla mia campagna elettorale per l'elezione al Consiglio provinciale, chiedendo addirittura il potenziamento del nostro nosocomio e ho atteso con impazienza la prima riunione del Consiglio sull'argomento per difendere il nostro ospedale pubblicamente. Nel frattempo mi muovevo per altre vie.

Forse per la loro miopia e per non aver nemmeno cercato il dialogo con me sull’argomento, chi mi attacca non sa che ho parlato già da tempo direttamente con la Polverini dell’ospedale di Tarquinia cercando di farle capire quanto siano burocratici ed insensati i tagli che sta per proporre.

Ma questo non deve essere un vanto bensì la normale risposta data da chi come me ricopre un ruolo istituzionale attraverso il quale può e deve far sentire la voce dei cittadini.

A questi signori non interessa che io abbia difeso l’ospedale pubblicamente, con ragioni obiettive innanzi al consesso nel quale io sono l’unico rappresentante di Tarquinia. Se fossero stati interessati alla causa sarebbero felici e creerebbero con me anche a livello regionale una vera e propria cordata per continuare a scalare la montagna dell’indifferenza.

E invece no. Si sentono minacciati che qualcuno possa soffiargli il monopolio sulla battaglia che invece, lontani dalla strumentalizzazione, tutti i rappresentanti politici della zona, partendo dalla Pdl passando dal centro arrivando alla Pd, hanno giustamente e responsabilmente intrapreso con i mezzi e le modalità a loro disposizione senza troppo preoccuparsi delle questioni di visibilità.

Nulla dicono infatti questi personaggi sui passaggi del mio intervento ripreso in tutti i giornali in cui ricordo l’eccezionale valore aggiunto in termini di qualità e necessità per il territorio del nosocomio di Tarquinia.

Questo genere di attacchi solo per screditare l’avversario anche nel caso di una battaglia giusta e che dovrebbe essere condivisa, non appartiene al mio modo di pensare e sono sicuro che non sia il modo di fare della maggioranza degli iscritti del Pd e di numerosi giovani del partito democratico che mi auguro riusciranno ad emarginare questi singoli individui capaci solo di fare polemica di bassa lega.

Non accetto strumentalizzazioni politiche anche su tematiche che, francamente, dovrebbero essere da tutti condivise. Quale cittadino di Tarquinia vorrebbe vedere ridimensionato il proprio ospedale?

Anche grazie alla mia esperienza in Europa ho sempre saputo che le battaglie per difendere interessi cruciali vanno condotte insieme, con il più ampio supporto possibile.

E per questo chi se ne importa se di destra, di sinistra o di centro. Quando si tratta di difendere Tarquinia fuori dalle nostre mura per me esistono solo i Tarquiniesi. In questo senso, durante il Consiglio Provinciale, è stato mio dovere ed un onore avere l’opportunità di difendere gli interessi dei nostri concittadini. Ma forse questi esponenti del Pd, che non so chi siano, visto che il segretario ha presentato le sue dimissioni, non capiscono e puntano a mettere bandierine del loro colore come se giocasse a Risiko.

Ma l’ospedale di Tarquinia non è un gioco da tavola, anonimi signori, e se con il mio, il vostro impegno o quello di altre componenti politiche riusciremo ad evitare la chiusura di alcuni reparti del nostro nosocomio potrete tranquillamente prendervi tutti i meriti perché a me, ed al gruppo che rappresento, questi riconoscimenti proprio non interessano.

Mi auguro che questa polemica finisca qui anche perché non è sicuramente questo il modo di riavvicinare la politica ai cittadini che, sono convinto, non riescono a comprendere perché talune persone debbano contendere sul patrocinio di una battaglia che andrebbe combattuta insieme.

Alfio Meraviglia
Consigliere provinciale Udc


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