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| Lino Rocchi |
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Riceviamo e pubblichiamo - Acquapendente da 72 a 8 posti, Montefiascone da 70 a 0, Ronciglione, da 29 a 0; a Civita Castellana le giuste rivendicazioni per Ostetricia e ginecologia con la Polverini non sono servite a nulla.
A Belcolle tagliati, Chirurgia maxillofacciale, Angiologia e Terapia intensiva neonatale.
Nel privato meno 65 per il Centro di riabilitazione di Nepi (da 90 a 25) e meno 62 per Villa Immacolata (da 196 a 134).
Questi non sono i numeri di una riorganizzazione, questi sono i numeri di una morte annunciata.
La morte della Sanità nel viterbese, la morte della credibilità della Polverini, la morte della credibilità dei politici, la morte della giustizia sociale.
È ufficiale, da oggi i cittadini della provincia di Viterbo sono cittadini di serie z, il loro diritto alla salute è annullato dalla necessità di non scontentare Roma e è sacrificato sull’altare della convenienza Politica.
La Polverini ci ha presi in giro, ora dobbiamo avere la forza tutti insieme di dimostrare alla presidente della regione Lazio, che non ci si può prendere gioco impunemente di noi.
Il nostro sindacato è pronto ad incontrare nelle prossime ore i comitati, i sindaci, i cittadini, i lavoratori (che ora rischiano la mobilità sul territorio), gli altri sindacati, per decidere insieme la risposta adeguata a questo sopruso.
Noi lotteremo fino alla fine, insieme agli altri, o da soli se necessario.
Lino Rocchi
Rdb-Usb
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