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Santa Rosa - Alcuni si sono posizionati già da ieri sera
La lunga attesa è cominciata
di Giuseppe Ferlicca
Viterbo - 3 settembre 2010 - ore 13,55

I cartelli di avviso sulle vetrine dei negozi
Lo striscione per Alfio Pannega
- La lunga attesa è cominciata. Alcuni da questa mattina, altri, già da ieri sera.

Per assistere al trasporto di Fiore del Cielo in prima fila, c'è chi ha trascorso la notte all'aperto. Armati di sacco a pelo e maglioncino pesante, oltre che da tanta devozione verso Santa Rosa. Il primato se lo contendono due gruppi.

Sulle gradinate della basilica di Santa Rosa, alcuni parenti dei facchini, già da ieri sera avevano preso posto nell'area riservata ai familiari, in posizione perfetta per vedere la salita della Macchina.

Ma da ieri sera anche a piazza Fontana grande una ventina di ragazzi si sono messi attorno alla fontana. Sfidando i cartelli che vietano la sosta lì e col pericolo d'essere spostati.

Se la sono presa più comoda una trentina di amici che si sono dati appuntamento a piazza delle Erbe, dalle sei di questa mattina. Il gruppo è numeroso, a turno, dandosi il cambio si sgranchiscono le gambe e si va al bar a mangiare qualcosa.

Tra i ragazzi c'è anche il figlio di un facchino, Danilo Lucarini, che per il secondo anno ha deciso di seguire il trasporto lungo il percorso e non all'arrivo.

Per ingannare il tempo, giornali, cuffiette e a piazza del Comune si organizzano tornei di briscola. Sotto palazzi dei Priori è una distesa si teli da spiaggia. Peccato che il sole si faccia vedere solo a tratti. Si sarebbe potuto unire l'utile al dilettevole.

Via Cavour a mezzogiorno è già tutta occupata. Mentre a piazza Fontana Grande, dietro le file di sedie ufficiali, quelle del Comune, ce ne sono altrettante portate da casa. Non si potrebbe, fa notare qualcuno. Ma così fan tutti. O quasi. Si sono adattate anche due signore, una reatina e una di Roma.

“Ci portiamo le sedie da casa – raccontano – in questo ci siamo adeguate allo stile viterbese”.

Ma lungo il percorso si utilizza ogni spazio vitale. Finestre, porte, balconi e ovviamente vetrine dei negozi. Rigorosamente off limits e riservatissime. Tanto che per evitare problemi, qualcuno si è preoccupato d'apporre cartelli d'avviso. Posti riservati.

Il 3 settembre 2010 è il primo senza Alfio Pannega. Un'istituzione a Viterbo. E qualcuno a piazza Fontana Grande lo ha voluto ricordare.

In modo semplice. Come era lui. Uno striscione riporta un suo verso dedicato al cuore della tradizione legata al tre settembre. I facchini.

“Cento goji vetorbese, tutte l'anne so' alle prese co' la machena divina 'l campanile che cammina”.


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