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Santa Rosa - I vip senza fiato davanti allo spettacolo di Fiore del Cielo
Tutte le stelle di Palazzo dei Priori
di Stefania Moretti
Viterbo - 4 settembre 2010 - ore 2,45

Video - Palamara e Centrella - Ipad - Ipod
Video - Birindelli e Battistoni - Ipad - Ipod
Video - Brachino e Peruzzi - Ipad - Ipod
Video - Stefania Craxi - Ipad - Ipod
Video - Sacconi - Cesa- Ipad - Ipod

Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro
Stefania Craxi
Lorenzo Cesa, segretario Udc
Cesa insieme a Nando Gigli
I "giovani" dell'Udc
Il presidente della Regione Lazio Renata Polverini con il sindaco Marini
Maurizio Gasparri, presidente del gruppo parlamentare Pdl al Senato della Repubblica
Angelo Peruzzi con i consiglieri Maurizio Federici ed Enrico Maria Contardo
Claudio Brachino
Marini saluta Brachino
Marini, Brachino e il consigliere Francesco Moltoni
Luca Palamara, presidente dell'Associazione nazionale magistrati
Raffaele Ascenzi e la moglie Valeria Biscetti
Il commissario europeo all'industria e all'imprenditoria Antonio Tajani
Da sinistra: Mario Abruzzese, presidente del consiglio regionale del Lazio; Antonio Tajani; Francesco Battistoni, presidente della Commissione Agricoltura alla Regione Lazio; Pietro Lazzaroni, assessore alle Politiche agricole al Comune di Ronciglione
Lazzaroni e Battistoni
Candido Socciarelli e Giuseppe Fraticelli, assessore provinciale alla Cultura
L'assessore Giovanni Arena
Il presidente di Confindustria Domenico Merlani
L'assessore regionale all'Agricoltura Angela Birindelli e Paolo Equitani, vicepresidente della Provincia
- Maurizio Sacconi, Stefania Craxi, Lorenzo Cesa. E poi ancora Renata Polverini, Maurizio Gasparri, Angelo Peruzzi.

Sono solo alcuni dei grandi nomi della politica e dello spettacolo presenti, ieri sera, a Palazzo dei Priori, per seguire il secondo trasporto di Fiore del Cielo.

Un parterre stellare, invitato dal padrone di casa, il sindaco Giulio Marini, per illuminare la notte più bella per ogni viterbese. Quella di Santa Rosa.

Palazzo dei Priori è tirato a lucido, per l'occasione. Abito lungo o smoking, la crème de la crème di Viterbo è tutta qui, nel cortile del Comune. Un salotto sotto le stelle, con tanto di ricco buffet, per meglio ingannare l'attesa della Macchina.

I vip arrivano solo all'imbrunire, quando il passaggio di Fiore del Cielo è questione di minuti. E per alcuni non è neppure una novità. Come per Antonio Tajani, commissario europeo all'industria e all'imprenditoria. Una presenza fissa tra i vip del 3 settembre.

"Sarà la quindicesima volta che vengo a vedere la macchina di Santa Rosa - spiega Tajani -. Eppure non mi stanco mai. Ritorno sempre con piacere, perché ogni volta è come la prima: la religiosità di un intero popolo si mostra intatta, negli anni. E' una serata che regala sensazioni estremamente positive".

Una new entry assoluta a Palazzo dei Priori è il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. L'unico rappresentante del governo che, sin da subito, ha confermato la sua presenza in Comune per la sera del 3. Contrariamente a Berlusconi e alla Brambilla, che hanno dato forfait.

"Il trasporto di Santa Rosa evoca una molteplicità di significati, culturali e religiosi - ha detto il ministro -. Una tradizione che non può e non deve andare perduta. Il governo, in questo senso, può fare poco. Il compito di salvaguardare la manifestazione spetta, piuttosto, ai poteri locali. E mi sembra che, almeno per ora, lo stiano svolgendo molto bene".

Anche Lorenzo Cesa, segretario dell'Udc, Stefania Craxi e Luca Palamara, presidente dell'Associazione nazionale magistrati, hanno insistito sul valore del trasporto come tradizione profonda e irrinunciabile. Per i viterbesi e per l'Italia intera. "Sono qui stasera - dichiara la Craxi - proprio perché amo il mio paese e le sue tradizioni. La storia di Santa Rosa, poi, è bellissima. E' la storia del coraggio di una ragazza giovanissima che ha difeso le proprie idee. Un esempio di vita".

Ma Santa Rosa non è solo tradizione, religione, folclore. Per chi manca da tanto tempo, è un tuffo in un passato che non passa. Un ritorno alle origini. L'occasione per recuperare la propria viterbesità e rispolverare vecchi ricordi. E' il caso del giornalista Claudio Brachino e dell'indimenticato portiere Angelo Peruzzi. Il primo, viterbese doc. Il secondo, nato e cresciuto a Blera.

"La Macchina di Santa Rosa ha accompagnato la mia infanzia - afferma Brachino con un tocco di nostalgia -. Erano vent'anni che non assistevo a un Trasporto. Quest'anno, tra l'altro, ho anche scritto un articolo in merito sulla rivista "Ulisse". La grande epopea dei facchini mi emoziona sempre. Mi ricorda quando, da piccolo, facevo lo slalom tra queste imponenti barricate umane. I momenti più toccanti sono l'inizio e la fine. Sulla salita di Santa Rosa i facchini sfidano le leggi della natura, con la Macchina inclinata che minaccia di cadere. Ma non succede mai, perché ogni volta la performance dei facchini è straordinaria".

E se per qualcuno la Macchina rappresenta il passato, qualcun altro ha già deciso di venirla a vedere di nuovo, in futuro. E' Giovanni Centrella, segretario generale Ugl, che ha scelto proprio il 3 settembre per la sua prima visita a Viterbo. Sentendolo parlare della Macchina, i tanti commenti maligni piovuti su Fiore del Cielo sembrano un vecchio ricordo. Centrella è estasiato.

"E' qualcosa di stupendo - dice il segretario -. Non so come sono arrivato all'età di 45 anni senza vedere una meraviglia come questa. La forza dei facchini mi ha impressionato. Mi ricordano la dedizione al lavoro, la passione". Centrella racconta della "strana sensazione" che ha provato al primo "Sollevate e fermi". Quando la Macchina si è alzata da terra per volare sui tetti della città, sorretta dai suoi instancabili facchini. Uno spettacolo al quale il segretario Ugl non vuole più rinunciare. E per il 2011 ha già deciso: non mancherà per niente al mondo all'appuntamento con Fiore del Cielo.



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