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Parroncini spera in un riconoscimento Unesco ma vorrebbe ancora di più
"Macchina di Santa Rosa, ora pensiamo al museo"
Viterbo - 5 settembre 2010 - ore 12,10

Il consigliere regionale Giuseppe Parroncini
- “Il Trasporto della Macchina di Santa Rosa quest’anno è stato fortemente caratterizzato dalla presenza dei rappresentanti dell’Unesco.

Riuscire a inserirla nel patrimonio dell’umanità sarebbe un salto di qualità enorme, che tutti auspicano.

E oggi, a maggior ragione, sono convinto che una proposta di legge per l’istituzione del museo della Macchina di Santa Rosa si incastrerebbe a perfezione in un ragionamento di valorizzazione che possa far uscire definitivamente e di slancio il 3 settembre dai nostri confini.

Per questo, sto lavorando per verificarne le condizioni e il modo migliore di elaborarla”.

E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Parroncini.

“Il museo – dice Parroncini – potrebbe mettere insieme la storia della città dei Papi, la tradizione della festa, anche religiosa, il forte legame dei viterbesi con la Santa, l’abilità progettuale e creativa, insieme naturalmente alla figura del Facchino e alla bellezza del Campanile che cammina, nelle forme che si sono succedute nel corso degli anni.

Dal punto di vista turistico e dell’immagine, il ritorno sarebbe eccezionale. Se poi la Rete delle Macchine a spalla (Gubbio, Nola, Palmi e Sassari oltre a Viterbo) venisse riconosciuta dall’Unesco, si potrebbe realizzare quanto tutti auspicano da sempre: che il 3 settembre possa vivere tutto l’anno”.


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