Claudio Taglia

Di ritorno da Mirabello, dove ha assistito al comizio di Gianfranco Fini, l'assessore comunale Claudio Taglia torna carico e convinto dalle parole pronunciate dal presidente della Camera.

Il Pdl è in affanno. Bisogna organizzarsi. Tanto a livello nazionale, quanto a livello locale. E lui è pronto.

“L'investitura deve arrivare dall'alto – spiega Taglia – ma attualmente la responsabilità a livello provinciale è mia. Siamo ancora in fase di nascita, un momento delicato”.

Ci sono già riscontri? “Vedo su tutto il territorio un gran fermento. Esiste un malessere che è condiviso da molti. Vedremo. Intanto con me c'erano una trentina di persone, oltre ai responsabili dei circoli Generazione Italia”. Siamo ancora all'inizio. Per ora il partito non c'è, intanto ci si organizza.

“In autunno sono previste diverse iniziative – preannuncia Taglia – a Roma e Perugia. Posso dire che Viterbo ci sarà”.

Non teme ripercussioni da parte del Pdl locale? In Comune c'è sempre un rimpasto da fare. Anche se non si sa ancora bene quando.

“Il sindaco Giulio Marini – spiega Taglia – è una persona intelligente, io ritengo d'avere operato bene in giunta. Penso d'avere rispettato i patti e per questo sono sereno e tranquillo.

Da quello che vedo a livello governativo non ci sono stati ministri esautorati.

A Viterbo, come a livello nazionale, sarebbe un errore clamoroso usare toni aggressivi, cacciare le persone. La gente di queste vicende è stanca. Lo stesso Fini ha già detto che non desidera ribaltoni”.

Parola d'ordine, abbassare i toni. “Il Pdl è un partito che è arrivato a ottenere il 40%. Responsabilmente dovremo tornare ad affrontare i problemi veri della gente”.