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Inteviene Regino Brachetti, capogruppo della lista Patto per Tuscania
"No alla centrale a pirolisi"
Viterbo - 6 settembre 2010 - ore 14,00

- “La nostra contrarietà al progetto è netta. Anche senza voler entrare, per un momento, nel merito delle ricadute ambientali dell’impianto che si vorrebbe realizzare, è l’impostazione stessa del ragionamento a far acqua.

Pensare che all’interno di una riserva naturale, a pochi passi da uno dei centri storici più belli del centro Italia, in un’area, per altro, posta in basso, rispetto all’abitato, si possa realizzare una struttura di quel genere è una contraddizione in termini.

La sua presenza farebbe venir meno i presupposti su cui poggiano, o almeno dovrebbero poggiare, i progetti di sviluppo dell’area, che sono impostati sulla valorizzazione delle risorse naturali e ambientali locali”.

E’ decisamente di segno contrario il giudizio che Regino Brachetti, ex sindaco e capogruppo della lista “Patto per Tuscania” dà sul progetto di centrale a Pirolisi, che si vorrebbe realizzare.

“A questo presupposto – prosegue Brachetti – si aggiunge un’altra riflessione, che solleva più di un dubbio. Non si capisce come mai Tuscania, a scadenze ripetute, scateni interessi legati alla produzione di energia, attraverso la combustione di materiali di scarto: è chiaro che non può trattarsi soltanto di una coincidenza.

Già a suo tempo ci siamo opposti con fermezza ad un progetto analogo, subendo anche attacchi personali, frutto di episodi, che tentavano di screditarci. Oggi, rafforzati anche dalla dimostrazione della correttezza e della linearità dimostrata allora, con altrettanta determinazione siamo pronti a fare una battaglia contro questa proposta.

Una cosa è, infatti, sostenere la riapertura della cartiera in ossequio agli standard di tutela e garanzia ambientale, nei confronti della quale non abbiamo alcuna remora. Altro è legare questo passaggio alla realizzazione di un impianto che non ha alcuna connessione con il contesto esistente.

Tuscania non ha bisogno di centrali elettriche, ma di progetti in grado di valorizzarne le risorse e il patrimonio: sono questi gli unici argomenti sui quali siamo disposti a ragionare.

Per quanto ci riguarda, vigileremo, dunque, affinché il territorio venga tutelato: ci auguriamo una analoga vigilanza da parte dell’amministrazione comunale, che sarebbe opportuno facesse conoscere pubblicamente, e in maniera chiara e inequivocabile, la sua opinione rispetto al progetto”, conclude Brachetti.


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