Il sindaco Bigiotti con papa Bendetto XVI

Grazie, dissi allora, al Pastore delle anime che ci ha mostrato l’incondizionato amore di quell’atto di generosità, di cui la nostra comunità è ancora entusiasta.

E grazie le dico oggi, a un anno di distanza, per averci fatto respirare l’inebriante profumo di una presenza che ha lasciato in ognuno di noi la certezza della considerazione che Ella porta nel cuore per la nostra terra che ha in comune con lei la devozione per Bonaventura.

Condividere con lei l’ammirata emozione per l’illuminata opera di questo illustre nostro concittadino, autore di pagine indelebili nel millenario percorso che la Chiesa ha disegnato, è per noi motivo di grande fierezza, alla quale si unisce la gratitudine infinita per il messaggio di pacificazione e di fratellanza che con la sua presenza ci ha voluto indirizzare.

“Che cosa sarà di Bagnoregio domani?”, Le chiesi dodici mesi fa con un’ansietà che mi proveniva dalla constatazione che dopo la sua visita, per Bagnoregio, nulla sarebbe stato più uguale a prima. Allora feci ricorso all’insegnamento di Bonaventura, immaginando il futuro di una comunità toccata dalla grazia della sua presenza.

Oggi posso dire che la Sua visita ha segnato per sempre tutti coloro che hanno avuto la fortuna di condividere tale privilegio. E se il 6 settembre di un anno fa pensavo che il miglior auspicio sarebbe stato sperare in un “dinamismo d’itinerario” che ci avrebbe fatto crescere come uomini, come famiglie, come comunità, oggi posso costatare che, in virtù del suo atto di amore e di benevolenza, questo percorso lo stiamo compiendo.

Non posso far altro, quindi, che rinnovarle quanto dissi allora con devozione e deferenza assolute: grazie, grazie Santità! A nome mio e di tutti i bagnoresi che continuano a serbare nel loro cuore quella meravigliosa esperienza del 6 settembre di un anno fa, nella consapevolezza di essere stati protagonisti di un evento la cui grazia continuerà a indirizzare il cammino di ognuno.

Francesco Bigiotti
Sindaco di Bagnoregio