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Viterbo - Interviene Paolo Caravello (Futuro Tuscia)
"Fine del Pdl, tutto come avevo previsto"
Viterbo - 7 settembre 2010 - ore 17,00

Riceviamo e pubblichiamo - Per la politica nazionale i giorni scorsi sono stati estremamente frenetici, il susseguirsi d’articoli pubblicati su tutte le testate giornalistiche e le continue dichiarazioni a cura dei diversi parlamentari, evidenziavano che nella compagine del presidente Berlusconi stava per accadere qualcosa d’importante.

Di fatto ciò è accaduto, a darne evidenza ci ha pensato il presidente della Camera Gianfranco Fini il quale nel suo attesissimo discorso svoltosi a Mirabello, ha inequivocabilmente sancito la fine del PdL che lui stesso aveva contribuito a fondare.

Ora, se per un attimo mettiamo da parte le legittime quanto diverse ragioni dei due “contendenti”,

ciò che appare del tutto evidente quale dato politico, è il totale fallimento del sistema bipolare italiano concretizzatosi in continue lacerazioni all’interno dei due principali schieramenti di centrosinistra e di centrosinistra.

Se quanto verificatosi nel Partito democratico era meno prevedibile, riguardo al Popolo della Libertà non occorreva essere dei grandi “strateghi” della politica per intuire che due realtà diverse quali Alleanza Nazionale e Forza Italia non avrebbero percorso insieme molta strada.

Questa ipotesi la sostenni fin dal 2007, motivandola in un ragionamento che si fondava su di un principio semplice quanto inconfutabile, il quale sosteneva che An proveniva da una storia politica di oltre mezzo secolo caratterizzatosi in un percorso articolato che aveva origine nel Movimento Sociale Italiano trasformatosi poi con il congresso di Fiuggi appunto in An, diversamente Forza Italia si affacciava al panorama politico italiano con un bagaglio storico meno consistente oggettivamente dovuto anche alla giovane età del partito.

Ecco dunque che la previsione che feci nel 2007, la quale cercava di guardare più lontano del “proprio naso” ad un orizzonte politico di largo spettro, a suo tempo “contestata” da buona parte dei politici locali di destra, oggi trova riscontro in una situazione che vede un PdL inesistente, spaccato in tre componenti in totale contrapposizione tra loro stessi.

Ora non rimane che attendere la ripresa dell’attività parlamentare per vedere quale scenario politico si presenterà agli occhi degli elettori e se veramente dovremo aspettarci un’eventuale crisi di governo, questa volta però, le previsioni le lascio ai politici “navigati”!

Paolo Caravello
Futuro Tuscia Viterbo


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