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Santa Rosa - Le immagini inedite del trasporto della mitica Macchina ideata da Giuseppe Zucchi - Un regalo alla città e ai lettori di Tusciaweb - Fotogallery - Video
Quando Bartali volle vedere il Volo d'Angeli
Viterbo - 7 settembre 2010 - ore 3,15

Le immagini del mitico di Volo D'Angeli
Slideshow
Video - Volo d'angeli a San Sisto
Come eravamo - La macchina era un sfida al cielo...

- Ecco a voi Volo d'Angeli.

La Macchina più amata dai viterbesi. Da quelli che l'hanno vissuta e mai più dimenticata e da quelli che non l'hanno mai vista ma ne hanno sempre sentito parlare.

La Macchina di Santa Rosa per eccellenza. Quella che ha sfilato per ben 12 anni e che è rimasta nel cuore di tutti.

Tusciaweb vuole riproporla ai viterbesi con un servizio esclusivo. Quasi ottanta scatti dall'archivio fotografico di Arnaldo Sassi che ripercorrono la storia dei diversi trasporti di Volo d'Angeli.

Si parte da quel fatidico 1967. La Macchina, ideata da Giuseppe Zucchi, attira subito l'attenzione. E' imponente, solida, bellissima. Una vera e propria scultura. Da ammirare anche da spenta.

Il primo trasporto però creò grossi problemi ai facchini. A via Cavour, a metà tra la prima e la seconda sosta, non ce l'hanno fatta più. Lo sforzo era insopportabile. Furono costretti ad abbandonarla lì e a smontarla senza concludere il percorso fino al santuario di Santa Rosa. E nella fotogallery si possono vedere proprio le immagini del primo trasporto e del drammatico fermo.

Ma quella non poteva essere la fine di Volo d'Angeli. L'anno dopo, più bella che mai e con i dovuti aggiustamenti sul peso della struttura, il trasporto andò alla grande. E così continuò ad essere per gli anni successivi fino al 1978.

Le immagini che Tusciaweb vuole regalare ai viterbesi ripercorrono tutta la sua storia. Ritraggono un Nello Celestini scattante e giovanissimo. E poi Santino Clementi, Sergio Pollastrelli, Rosato Rosati e un affascinante e elegantissimo Nando Gigli. Senza dimenticare uno dei vip più amati dell'epoca, Gino Bartali, ospite dei facchini a uno dei trasporti.

Volo D'Angeli si può ben dire che è stata la Macchina più amata in assoluto. Tanto da essere stata protagonista proprio quest'anno di una mostra che ha ripercorso le tappe della sua storia.

Proprio in quest'occasione è stato perfino proposto di intitolare a Giuseppe Zucchi una via della città, per ringraziarlo del grande dono che ha fatto a Viterbo ideando la Macchina.

Questo servizio fotografico vuole essere un ottima occasione per far rivivere ai viterbesi di una volta le emozioni di trent'anni fa e dare la possibilità ai più giovani che hanno solo sentito parlare di ammirarla e sentirsi in qualche modo parte di una tradizione che ha segnato la storia di Volo D'Angeli.


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