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Ronciglione - I genitori pretendono il servizio, ma mancano gli insegnanti
Scuola nella bufera per il tempo pieno
Viterbo - 8 settembre 2010 - ore 18,30

I genitori alla riunione
La preside Danila Annesi
La nuova segretaria
La vicaria Luisa Bianchini
Romano Ricci, presidente del consiglio d'Istituto
- Ritorno sui banchi di scuola incandescente, quest’anno, all’istituto comprensivo Mariangela Virgili di Ronciglione.

La scure dei tagli del ministero della Pubblica Istruzione si è abbattuta anche qui, dove i bimbi della prima elementare rischiano orari di lezione ristretti e niente tempo pieno.

La notizia, sparsasi ieri, ad appena due giorni dalla riapertura della scuola, ha fatto tremare i polsi ai genitori. Specie a quelli che lavorano fino al tardo pomeriggio e per i quali il tempo pieno è una salvezza.

“Il problema essenziale è la riduzione dell’organico – ha spiegato questa mattina, Romano Ricci, presidente del consiglio d’istituto, durante un’assemblea improvvisata nell’androne della scuola -. La nuova riforma ha previsto un aumento delle classi a tempo pieno, a fronte di un taglio dei posti di lavoro. Per garantire il tempo pieno alle prime, dovremo ridistribuire gli orari di tutte le sezioni”.

Il principio è accorciare le lezioni a tutte le classi, per ricavare ore da destinare al tempo pieno. Un “taglia e cuci” che assicurerebbe il servizio a tutti i bambini, dalla prima alla quinta, anche se in formato ridotto. Non più 40 ore settimanali, ma 38. E, per le sezioni a tempo normale, 28 ore invece di 30.

“E’ una soluzione tampone che proporremo al consiglio d’istituto – spiega il tutor del nuovo segretario scolastico -. I bimbi del tempo pieno entrerebbero a scuola alle 8,30 e uscirebbero alle 16, perdendo solo mezz’ora al giorno rispetto al “vecchio orario” 8,15-16,15. Con la carenza di personale che c’è, le 40 ore settimanali del tempo pieno sono un miraggio”.

Per coprirle tutte, servirebbero almeno due insegnanti in più. 28, anziché 26. Una delegazione di docenti e genitori è pronta a recarsi al provveditorato anche domani per discuterne. Ma, nell’immediato, il problema rimane.

E se la preoccupazione dei genitori è di non sapere più a chi lasciare i figli, le maestre temono di avere orari impossibili e frammentati, che le sballottino da una classe all’altra.

Sbrogliare la matassa toccherà al consiglio d’istituto, che sarà convocato d’urgenza nei prossimi giorni. Ma, soprattutto, alla nuova dirigente scolastica Danila Annesi, fresca di nomina, che, durante l’assemblea, ha cercato di rassicurare tutti. “Il nostro interesse – ha detto la preside – è garantire ai bambini la permanenza più lunga possibile a scuola, nel rispetto, ovviamente, dei ritmi di lavoro degli insegnanti”.

Le classi prime, insomma, avranno il loro tempo pieno. Resta solo da capire come, quando e se il servizio partirà entro i tempi previsti (il 27 settembre). Per ora è tutto un mistero.


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