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Viterbo - Carabinieri e polizia - Evitata la strage - Fotocronaca
Irrompe in casa per uccidere la moglie
Viterbo - 8 settembre 2010 - ore 20,55

Video - Paura in via De Gasperi - Ipad - Ipod

Maurizio Longarini, arrestato per aggressione aggravata
La pistola di Longarini
Il questore Gianfranco Urti con Alba Milioni, Fabio Zampaglione e Marco Ciervo
Il pugnale sequestrato
- Irrompe in casa per uccidere la moglie, evitata la strage.

Maurizio Longarini, 58enne ex agente immobiliare, era ossessionato dall'assenza della moglie.

Da circa un mese lei era venuta a vivere a Viterbo in casa di alcuni parenti. Lui, residente a Terracina, era rimasto nella città d'origine.

La donna, M. F., di 53 anni, lo aveva lasciato per disperazione. Diverse volte, infatti, sarebbe stata maltrattata dal marito e all'ennesimo episodio di vessazione aveva deciso di lasciarlo definitivamente.

Stamattina l'uomo, in preda al delirio, è partito da Terracina per venire a Viterbo con l'intenzione, secondo le forze dell'ordine, di uccidere.

Ha comprato una pistola ad Aprilia, in provincia di Latina, e si è diretto in via Alcide De Gasperi, a Viterbo, per cercare la moglie con la pistola in mano.

Prima di giungere sul posto pare che abbia addirittura provato l'arma, una calibro 9, sparando un colpo.

Giunto nell'abitazione nel quartiere Paradiso Maurizio Longarini ha chiesto con insistenza di vedere la moglie, ma ha trovato solo il cognato e la cognata.

Ha puntato la pistola cercando di sparare, ma l'arma inizialmente non era carica.

Il cognato è riuscito ad evitare il peggio, cercando di calmarlo e rassicurandolo. Nel frattempo la figlia della coppia, che si trovava in casa, è riuscita a chiamare la polizia.

Lui, intanto, si dava alla fuga scendendo di corsa le scale del palazzo. Nell'atrio del portone ha incontrato il proprio figlio al quale avrebbe detto: "Ora ammazzo te". Il ragazzo però si è subito nascosto dietro un cespuglio.

A quel punto sono arrivati poliziotti e carabinieri che lo hanno immediatamente bloccato, mentre si nascondeva con la pistola sotto un'auto parcheggiata.

Maurizio Longarini è stato portato in caserma dove è stato ascoltato dai carabinieri. "Quando ho premuto il grilletto non mi ero accorto che l'arma non fosse carica" avrebbe confessato in preda a uno stato confusionale. Secondo i militari, quindi, l'uomo era partito con l'intenzione di uccidere.

L'intervento congiunto, degli uomini della Volante, guidati da Alba Milioni, della mobile di Fabio Zampaglione e dei carabinieri di Viterbo del capitano Marco Ciervo, ha evitato una vera e propria strage.

Il 58enne, infatti, era in uno stato di completa disperazione e già in passato aveva creato problemi alla moglie.

Quest'ultima lo aveva denunciato ai carabinieri della stazione di Bagnaia che a loro volta avevano avvisato i colleghi di Terracina disponendo la revoca del porto di fucili da caccia che l'uomo deteneva.

Longarini aveva quindi riconsegnato le armi, ma essendo ancora in possesso del porto d'armi lo ha usato stamattina per comprare la pistola.

Grazie alle perquisizioni della scientifica sull'auto dell'uomo è stato possibile trovare anche un pugnale e un bossolo già esploso, segno appunto del fatto che Longarini aveva provato l'arma sparando un colpo prima di arrivare a Viterbo.

Il pm Pacifici ha disposto l'arresto per stalking, porto d'armi abusivo e minacce aggravate.


Viterbo - Carabinieri e polizia
Minaccia la cognata con la pistola, arrestato
Viterbo - 8 settembre 2010 - ore 16,55


Viterbo - Carabinieri e polizia
Con la pistola sotto casa dell'ex moglie, bloccato
Viterbo - 8 settembre 2010 - ore 15,20


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