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Oriolo Romano - Ricco menù per la settima edizione della manifestazione in programma da venerdì 10 a domenica 19 settembre
Al via la sagra del fungo porcino
Viterbo - 8 settembre 2010 - ore 10,10

Alcune immagini della sagra del fungo porcino
- Il fungo porcino, primo messaggero dell'incipiente autunno, è il protagonista della sagra che si tiene a Oriolo Romano.

Nella cornice di piazza Umberto I, all’ombra di palazzo Altieri, prende il via da venerdi 10 a domenica 19 settembre, nei due fine settimana, la settima edizione della Sagra del Fungo Porcino di Oriolo Romano organizzata dalla Associazione Culturale Oriolo Romano in collaborazione con il Comune e la proloco e circa cento volontari.

Il profumo del “cibo degli dei” inebrierà tutti i visitatori della grande festa, che da quest’anno sarà ecocompatibile. Le stoviglierie infatti, saranno biodegradabili e compostabili, offrendo in questo modo un contributo all’ambiente. Sarà sufficiente separare bottiglie in vetro, in plastica e lattine, per garantire la raccolta differenziata al cento per cento.

Il Comune di Oriolo Romano, infatti, è risultato primo per la migliore raccolta differenziata del centro Italia dove ha riciclato il 73,7 per cento sul totale dei rifiuti raccolti, in questo modo, l’associazione culturale Oriolo Romano, intende dare il proprio contributo all’ambiente, grazie anche al supporto della Ecozema, produttore delle stoviglierie e della Minimo Impatto Spa, distributore locale.

Nel corso della sagra anche la compagnia domenicale di Poeti a Braccio e Stornellatori, e nelle altre giornate, banda musicale, giochi per bambini e tutte le sere musica da ballo. Un mercatino lungo le vie del paese fornirà spunto per una passeggiata alla scoperta di Oriolo Romano e dei suoi tesori nascosti, come la chiesa di Santa Anna o il Convento di Sant'Antonio da Padova.

Per domenica 19 è in calendario anche l’esibizione di un gruppo folkloristico internazionale composto da ragazzi di 15 paesi del mondo.

L'antico borgo, sorto nel 1562, è a metà strada tra la capitale e il capoluogo della Tuscia. Le origini del paese sono incise sulla facciata del palazzo Santa Croce, detto oggi palazzo Altieri: "Giorgio Santa Croce quinto signore di Viano, figlio di Onofrio, disboscò la selva di Manziana, e condottovi i coloni nell'anno 1562, rese frequentata la strada Claudia, dotò di mura il castello di Oriolo, edificò la chiesa di San Giorgio (1570), edificò questo palazzo".

Poiché i coloni provenivano dalla toscana e dall'Umbria, troviamo tracce di quelle radici nelle inflessioni dialettali e nelle abitudini culinarie.

Al re del sottobosco è dedicato il ricco menù dell'evento gastronomico; tra le novità di quest’anno, l’arrivo della squisita zuppa di funghi porcini e fagioli, che integrerà il già ricco menù, con al centro le fettuccine artigianali ai funghi porcini, i funghi porcini fritti e le tenerissime carni di produzione locale, sia alla brace che condite con gli immancabili porcini.


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