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Civita Castellana - Interviene Rifondazione
Non dimentichiamo l'Andosilla
Viterbo - 9 settembre 2010 - ore 19,00

Riceviamo e pubblichiamo - I civitonici non dimenticano il rischio di veder chiudere l’Andosilla, se arrivi a Civita Castellana percorrendo la Flaminia, il primo edificio che si affaccia sulla rocca del paese è proprio quello dell’Ospedale Andosilla.

Sono tante le bandiere che colorano il tufo delle mura perimetrali dell’ospedale, sono il simbolo della lotta dei lavoratori che presidiano dal mese di agosto la struttura ospedaliera e sono tanti gli striscioni che rivendicano il diritto alla salute.

La manovra della Polverini è stata elaborata per distruggere il sistema sanitario del Lazio, destabilizzando i servizi sociali nel territorio.

E’ impensabile voler ridimensionare interi reparti di grandi nosocomi della capitale, ma è decisamente più grave e intollerabile voler sopprimere molti ospedali presenti nel Lazio.

L’Andosilla presso il Distretto Industriale di Civita Castellana è in una posizione territoriale strategica e funzionale rispetto ai tanti comuni limitrofi che da anni fruiscono dei servizi offerti dall’ospedale civitonico.

Il Partito di Rifondazione Comunista attiverà forme di lotta e protesta - incisive - per rivendicare il diritto alla salute dei cittadini ed impedire il ridimensionamento dell’Andosilla.

Non ci fermeremo alle semplici parole, siamo pronti a bloccare il traffico stradale e ad organizzare proteste eclatanti per farci ricevere ed ascoltare dal Governatore della Regione Lazio Renata Polverini. L’Ospedale Andosilla deve restare una realtà!

Partito della Rifondazione Comunista
Circolo "Enrico Minio" Civita Castellana


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