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Viterbo - Giovanni Faperdue lancia l'allarme
Cala l'acqua del Bullicame
Viterbo - 9 settembre 2010 - ore 19,30

Riceviamo e pubblichiamo
- Dal 10 marzo di quest’anno la caldaia del Bullicame ha sempre raggiunto il livello di sfioro.

Questa condizione ha permesso al nostro monumento naturale più bello in assoluto di mostrarsi sempre pieno d’acqua e nel suo aspetto migliore. Inoltre il regolare afflusso di acqua alle pozze ha generato la gioia dei tanti frequentatori, che hanno finalmente ritrovato il mare dei viterbesi.

Ieri però, per la prima volta, la caldaia si è abbassata di venti centimetri, recuperando poi quasi tutto ma rimanendo sotto al livello di sfioro di 10 centimetri.

Cosa è successo? Se lo domandano in molti, primi fra tutti i tanti frequentatori che paventano il pericolo che si ritorni ai periodi bui, quando la caldaia era perennemente sotto al livello di sfioro e le pozze erano secche. E’ pur vero che il Comune ha predisposto una pompettina che manda un esile rivolo di acqua verso le pozze, che è del tutto insufficiente e, spesso, una buona quantità dello stesso liquido, ritorna verso la caldaia per un problema di pendenze.

E poi non ci dobbiamo dimenticare che la caldaia con poca acqua rappresenta un degrado del nostro monumento naturale più bello. Visto che ci siamo vogliamo rivolgere una domanda al Comune di Viterbo: Perché il tubo che è innestato nella caldaia del Bullicame per condurre acqua alle Terme dei Papi è del diametro di 16 centimetri?

Se le Terme devono prendere dalla caldaia 8 litri al secondo, che necessità c’era di installare un tubo così grande, che può portare oltre venti litri al secondo? E ancora un’altra domanda: quanti litri al secondo le stesse Terme utilizzano dal “pozzetto”? Noi dell’Associazione “Il Bullicame”, che ha come scopo precipuo la protezione della caldaia del Bullicame e del suo livello, chiediamo al Comune di vigilare su questi prelievi, perché l’abbassamento del livello della caldaia è uno spettacolo triste che non dobbiamo più mostrare ai turisti ed ai viterbesi.

Giovanni Faperdue
Presidente dell’Associazione “Il Bullicame”


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