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Processo Gradoli - Rigettato il ricorso della difesa contro il trasferimento della bimba
La figlia di Esposito resta a Bologna
Viterbo - 23 aprile 2011 - ore 4,30


Madre e figlia scomparse
Dossier Gradoli
Paolo Esposito
I genitori di Esposito, nonni paterni della bimba
Elena Nekifor, nonna materna della bimba
- La figlia di Paolo Esposito e Tatiana Ceoban resta a Bologna.

Lo ha deciso la Corte d'Appello minorile di Roma, che ha rigettato il ricorso presentato dai legali dell'elettricista gradolese contro il trasferimento della bimba a Bologna.

Una sentenza arrivata ieri mattina e che pone fine alle peregrinazioni della piccola, iniziate a luglio 2009, quando suo padre Paolo Esposito finì in manette con l'accusa di aver ucciso la sua convivente moldava Tania e la figlia 13enne della donna, Elena.

Ritrovatasi da un giorno all'altro con il padre in carcere e senza più madre e sorella, la bimba fu affidata prima ai nonni paterni, sotto la tutela del sindaco di Gradoli Luigi Buzi. Poi spostata in una casa famiglia a Bagnoregio.

E, infine, a Bologna, per volere del Tribunale dei minori, che allontanò la bimba dal Viterbese per non esporla a una sicura pressione mediatica.

Una decisione che suscitò accese proteste da parte dei difensori di Esposito, sdegnati dal fatto che la bambina fosse sottratta all'affetto dei nonni paterni e portata in una città lontana. La stessa in cui viveva l'altra nonna, Elena Nekifor, che, contrariamente ai genitori di Esposito, avrebbe avuto la possibilità di vedere la bimba anche tutti i giorni.

Una vera ingiustizia, agli occhi della difesa. Che, infatti, ha subito impugnato il decreto di allontanamento del Tribunale dei minori, sperando di ottenere un nuovo trasferimento della piccola. La Corte d'Appello Minorile, invece, ha dato parere contrario. La bimba, quindi, almeno per ora, non si muove da Bologna.


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