Gli arrestati

Daniel Ovidiu Apalanei detto Dani

Ioan Adrian Trif detto Pogan

Ioan Andrei Barbu detto Orecchiato

Petru Gratian Bogdan detto Mustafa

Gabriel Ioan Sandru detto Gabita

Carabinieri e guardia di finanza fermano cinque pregiudicati rumeni imputati di numerosi furti con scasso compiuti in Lazio, Umbria, Toscana e Lombardia.

Alle prime luci dell'alba di venerdì 22 aprile, gli uomini dei comandi provinciali carabinieri e guardia di finanza di Viterbo hanno arrestato una banda di cinque giovani, di età compresa tra i 20 e i 26 anni, associatisi per delinquere, che negli ultimi mesi si è resa protagonista di molteplici furti con scasso presso esercizi commerciali situati a Civita Castellana, Assisi, Montemurlo, Altopascio e Milano.

Le articolate indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Viterbo, eseguite in stretta collaborazione dalle giamme gialle e dall'arma dei carabinieri, hanno consentito di ricostruire il modus operandi dell'organizzazione, composta da
soggetti itineranti difficili la localizzare, che si spostavano in treno per raggiungere gli obiettivi da colpire e soggiornavano in alberghi situati in prossimità delle zone prescelte.

La mente dell'associazione, secondo le forze dell'ordine, è un rumeno di anni 26, pregiudicato disoccupato, stabilitosi a Civita Castellana, che pianificava i furti, preceduti da attenti sopralluoghi sia diurni che notturni per valutare rischi e vie di fuga, cambiando ripetutamente le zone e gli obiettivi da colpire nottetempo.

I proventi illeciti, costituiti principalmente da contante, sarebbero stati inviati direttamente in Romania a mezzo money transfer.

L'operazione congiunta di carabinieri e guardia di finanza si è conclusa a Montecatini, all'interno di una struttura alberghiera. Al rientro, dopo l'ennesima notte di furti i criminali hanno trovato ad attenderli le manette dei militari che li hanno condotti in carcere, in stato di fermo disposto dal pm viterbese Paola Conti, convalidato dall'autorità giudiziaria di Pistoia.

Sono stati sequestrati, oltre a denaro contanti per alcune migliaia di euro, anche un'autovettura, nove telefoni cellulari, un coltello e attrezzatura da scasso.