::::: Tutto low cost  Tutto viaggi  Tutto automobili
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Roma Nord | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | Gallery| TwTv| Corriere2000|




Processo Gradoli - Seconda deposizione delle due sorelle, madre e zia di Ala e Tatiana
Elena e Olga di nuovo davanti ai giudici
Viterbo - 11 febbraio 2011 - ore 3,25


Madre e figlia scomparse
Dossier Gradoli

Elena Nekifor durante la sua deposizione in aula, il 10 luglio 2010
Olga Nekifor, sorella di Elena, in aula, durante il processo
Tatiana Ceoban
Elena Ceoban
- Gradoli, Elena e Olga di nuovo davanti ai giudici.

Saranno ascoltate questa mattina Elena e Olga Nekifor. Sorelle. Rispettivamente madre e zia di Tatiana ed Ala Ceoban. La prima scomparsa due anni fa da Gradoli con la figlia Elena. La seconda in carcere dall'agosto 2009, con l'accusa di averle uccise entrambe insieme a Paolo Esposito, convivente di Tatiana che, però, aveva una relazione con Ala.

Per Elena e Olga quella di stamattina sarà la seconda deposizione in aula, davanti alla Corte d'Assise.

Entrambe erano state sentite dai giudici l'estate scorsa, quando il processo era ancora alle prime battute. Due testimonianze-fiume. Soprattutto quella di Elena, che occupò un'intera udienza, andando avanti ininterrottamente per oltre sei ore.

Elena parlò di entrambe le sue figlie. Ala, trattata come una regina da Esposito, che la faceva uscire e la portava al mare. Tatiana sempre al lavoro. Mai una vacanza o un po' di relax. E poi la lotta continua con Paolo per la loro figlia. E il dvd trovato da Tatiana, con il filmato di Esposito e Ala in atteggiamenti erotici.

Una deposizione che sembrava aver descritto interamente il quadro dei rapporti Tatiana-Paolo-Ala. A quanto pare, però, alla Corte non basta. I giudici vogliono vederci più chiaro. Forse sulla questione della battaglia legale intrapresa da Esposito nel 2007 per ottenere l'affidamento esclusivo della bimba avuta quattro anni prima da Tatiana. E' in quella circostanza che la donna si rivolse all'avvocato Luigi Sini, l'attuale legale di parte civile della Nekifor.

Quanto a Olga, nell'udienza del 22 giugno scorso, le era stato chiesto di descrivere i suoi spostamenti nella giornata del 30 maggio, quando Elena e Tania sparirono senza lasciare traccia.

Scossa e confusa, ci volle più di un'ora per farle ripercorrere, passo passo, i suoi movimenti. Prima, il viaggio in treno da Bracciano a Viterbo. Poi il tragitto fino a Bagnoregio, a casa della figlia, dove Olga ha detto di essersi fermata a dormire la sera del 30, rimanendovi anche il giorno dopo. Una ricostruzione ottenuta a fatica e sulla quale la Corte, potrebbe, forse, avere qualche dubbio, a detta delle difese.

Oltre alle due donne sfileranno, questa mattina, sul banco dei testimoni, anche un ingegnere della Vodafone e il maresciallo Prisco Villani. Lo stesso che avrebbe trovato la cartellina gialla con i documenti di Elena e Tania. Un particolare sul quale gli avvocati dei due imputati hanno sempre detto di voler fare luce.


Copyright TusciaWeb - Chi siamo
Condividi

-