- In mostra la lucida follia di una generazione.
E' Gioventù ribelle, l'esposizione di documenti, filmati, immagini sui personaggi che hanno fatto grande il Risorgimento italiano. Alla sala Aurora e sala delle colonne a palazzo dei Priori, fino al 12 giugno.
Voluta dal ministero della Gioventù, è stata inaugurata dal sindaco Giulio Marini, con il consigliere Mauro Rotelli che ha letto il saluto del ministro Giorgia Meloni.
“Il Risorgimento è stata la lucida follia di una generazione disposta a sacrifici enormi. Ai giovani di oggi – dice il ministro nel suo saluto – l'invito a essere più fiduciosi, per un nuovo risorgimento, non una guerra di moschetti, ma di idee”.
La mostra di Viterbo fa parte di un progetto più ampio. “E' soltanto una parte – spiega Rotelli – di quella partita al Vittoriano e che toccherà Napoli, Firenze e Bergamo. Parallelamente, questa toccherà sei tappe, partendo proprio da Viterbo e sono particolarmente orgoglioso che si parta proprio dalla mia città”.
Un tributo a quei ragazzi, secondo il consigliere delegato Giuseppe Talucci Peruzzi che hanno fatto l'Italia.
“Non esponiamo opere d'arte – spiega Marco Pizzo del Museo Centrale del Risorgimento –, ma documenti storici simbolici, perché come disse Carducci, l'estetica maggiore è quella delle idee. C'è tutto il Risorgimento, anche di chi non stava dalla parte giusta”. Evitando icone, come Garibaldi o Cavour, ma spostando l'attenzione su comprimari.
“Sembrava un anno partito in sordina – dice il sindaco Giulio Marini – invece sul profilo delle celebrazioni per i 150 anni dell'unità d'Italia si sta rivelando importante, con una valenza nazionale”.
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