Ha saputo vivere con l'aiuto di Dio, lo stato di malattia soffrendo e offrendo tutto a Dio per la salvezza delle anime, per la conversione dei peccatori, per i sacerdoti e i seminaristi.

Rispondeva a tutti coloro che le scrivevano, era visitata da tutti, da persone umili e importanti, da cardinali e vescovi. Ha saputo dare senso alla vita, alla sofferenza, ha trasmetto ottimismo, ha dimostrato che si può essere soggetto attivo, e vivere santificandosi aderendo alla volontà  di Dio. Non si è lasciata vincere dalla tentazione dell'eutanasia.

Ha capito che l'amore di Dio non ci esime da ogni sofferenza, ma ci protegge in ogni sofferenza.

Aveva il dono della guarigione, della consolazione, della profezia. Si può essere forti e pieni di speranza in senso cristiano anche nella debolezza. Moriva esattamente 98 anni fa ed è sepolta in Chiesa.

La causa di beatificazione è in attesa per il riconoscimento dell'eroicità  delle virtù teologali e cardinali.

Il postulatore della causa è don Armando Aufiero dei Silenziosi Operai della Croce di Roma. La Frey viene pregata per i malati gravi, per la riconciliazione tra due persone e per quelle coppie che hanno difficoltà  ad avere un figlio.

Nel 2010 una tesi di licenza in Teologia Pastorale Sanitaria è stata discussa su "Le virtù teologali esercitate dalla Serva di Dio nel tempo della malattia" dal vice postulatore viterbese don Gianluca Scrimieri, il quale ha anche curato nel 2009 una biografia (ed. CVS) che si trova nella libreria San Paolo. Per contatti: www.suorbenedettafrey.it-scrimgia@libero.it.

Don Gianluca Scrimieri