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Viterbo - Il consigliere Insogna interroga il sindaco Marini
Servizi cimiteriali, dopo la fretta il nullaViterbo - 10 maggio 2011 - ore 19,15


Riceviamo e pubblichiamo
Sergio Insogna
- Mi rivolgo ancora al sindaco per ottenere notizie, delucidazioni e dati certi in merito alla questione cimiteri comunali, o meglio alla forzata privatizzazione dal sindaco caldeggiata e illustrata come evento epocale ed innovativo nel settore.

Dopo una lunga, tortuosa ed appassionata discussione pubblica, senza tener conto delle volontà dei cittadini firmatari di una petizione popolare, senza tener conto delle richieste e delle indicazioni della minoranza all’interno del Consiglio Comunale, senza tener conto del danno economico arrecato alle casse comunali, senza tener conto della importanza storica, culturale ed affettiva di questi sacri luoghi di culto; avete ritenuto opportuno in maniera frettolosa ed ingannevole di procedere al bando per l’appalto dei servizi cimiteriali.

Era una notte fredda e buia nel mese di dicembre, quando voi avete portato avanti questo progetto di privatizzazione e di privazione amministrativa dei servizi, prima ho accenno all’inganno perpetrato nei confronti di tutto il Consiglio Comunale che aveva chiesto una pausa di riflessione e che si è trovato di fronte al fatto compiuto, ed in conseguenza di ciò la mozione del PD presentata dallo scrivente a dal collega Quintarelli per il ritiro del bando in questione è stata respinta dalla sua maggioranza.

In quel dibattito del 04/02/2011, sostanziato da nostri ragionamenti obiettivi e validi, voi avete mantenuto il punto, avete sostenuto tutto il valore dell’operazione, tutte le ragioni di un atto concepito per il bene della città e dei cittadini, tutte le garanzie lavorative per 11 dipendenti, tutto avveniva con portando solo vantaggi economici per tutti, ci avete fatto capire che avevate scaricato una patata bollente ai soggetti ( perché il bando prevedeva che potessero essere anche più di uno ) che si sarebbero aggiudicati il bando, in virtù del maggior ribasso del canone fissato a 167.000/00 euro.

Portato a termine il bando avete trionfalmente annunciato alla Città che il ribasso della Ditta che si era aggiudicata l’appalto era addirittura del 82%, incredibile ma vero e tutto è nella norma.

Le faccio presente che ultimamente un consigliere della sua maggioranza ha contestato questo tipo di ribasso, definendolo non accettabile.

Avete detto che a brevissimo la Ditta avrebbe preso in carico servizi e personale ( come previsto anche dalla cessione di azienda ).

Avete magnificato l’azione amministrativa, tutto a posto nessun problema; operazione perfetta e sono passati due mesi dall’aggiudicazione dell’appalto ed ancora tutto è fermo.

Sindaco non è possibile, non è concepibile che tutto sia ancora secretato, misterioso e non si riesca a capire perché non si è ancora proceduti al passaggio di consegne del pacchetto servizi cimiteriali cittadini con annessi debiti e tfr dei lavoratori.

Sindaco lei ci deve delle spiegazioni urgenti e necessarie per farci comprendere i motivi di questo enorme ritardo, di questo mistero che aleggia sull’appalto, del perché i servizi li continua ancora a gestire il Cev.

Il bando è stato fatto d’urgenza, lei ha anche chiesto scusa al Consiglio per aver forzato la mano ma la “ ragion di stato” ha prevalso ed ora è tutto bloccato, tutto fermo ma soprattutto non c’è trasparenza su quello che sta avvenendo.

Lei deve dare urgenti chiarimenti a noi Consiglieri Comunali ma soprattutto ai cittadini, la invito caldamente a farlo nel prossimo Consiglio Comunale seduta del 16 maggio p.v.

Faccia un atto di dovuta chiarezza amministrativa che conforti e sostenga quanto da Lei e dai suo Assessori affermato nel dibattito consiliare del 04/02/2011, oppure abbia il coraggio di dire pubblicamente che vi siete sbagliati e che non è più possibile procedere a questa privatizzazione , in quanto ci sono problemi maggiori di quelli preventivati.

Rimango in attesa anche di sua sollecita risposta scritta.Consigliere Comunale

Sergio Insogna
Consigliere comunale


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