- Più sicurezza sulle strade. E' questo il progetto presentato dall'Aci stamattina alla sede di Viterbo, una campagna istituita in Italia e nel mondo.
Secondo i dati forniti, soltanto in Italia ci sono 4000 morti e 300mila feriti ogni anno. E i due terzi di questi incidenti avvengono sulle strade urbane ed extra-urbane. E' per questo che l'Unione europea si è posta come obiettivo quello di ridurre le vittime al 50%.
A Viterbo e provincia, invece, ci sono stati 21 morti e 1302 feriti nel 2009, che sono circa il 55,32% in meno rispetto al 2001.
Ma l'obiettivo è quello di ridurre ulteriormente le percentuali entro il 2020.
“In quest'ottica – spiega il presidente dell'Aci di Viterbo Sandro Zucchi – l'Automobile club di Viterbo si fa interprete della nuova campagna dell'Onu per la sicurezza stradale, che trova nell'Aci l'interlocutore primario nella nostra nazione”.
L'iniziativa si è svolta contemporaneamente in tutta Italia coinvolgendo tutte le 96 delegazione dell'Aci e con il sostegno del ministero della Salute e il ministero dei Trasporti e delle infrastrutture.
“Mentre vi parlo – dice Zucchi – è in corso a Roma alla sede nazionale dell'Aci la cerimonia del lancio ufficiale della campagna delle Nazioni unite per un “Decennio di iniziative per la sicurezza stradale 2011-2020”, alla presenza del presidente dell'Aci, Enrico Gelpi, del ministro della Salute, Ferruccio Fazio, e del presidente della Commissione trasporti della Camera, Mario Valducci”.
“Tutto questo – continua Zucchi – per far si che il numero di morti sulle strade diminuisca notevolmente. Le vittime degli incidenti stanno diventando più numerose di quelle che provocano l'Aids e i tumori. E pesano, oltretutto, sull'economia del Paese con i costi del risarcimento sanitario e la riabilitazione”.
Nella nostra provincia verranno attivate una serie di iniziative tra cui una raccolta dati da parte dell'amministrazione provinciale e dell'Anas, informazione e istruzione degli automobilisti sul giusto comportamento da tenere in strada - soprattutto verso i pedoni -, una campagna contro l'abuso di alcol e incontri nelle scuole per informare i ragazzi anche attraverso l'aiuto di piloti nazionali e prove di guida all'autodromo di Vallelunga.
“Cercheremo di raccogliere il maggior numero di dati possibile – dice ancora Zucchi – per individuare le strade pericolose e mettere dei segnali stradali adatti.
Bisogna investire sulla sicurezza delle infrastrutture. Il giorno in cui sapremo che ci sarà anche solo un morto in meno – conclude – allora sapremo che il nostro lavoro starà andando per il verso giusto”.
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