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Civitavecchia - Interviene l'associazione FareVerde
L'ampliamento del porto un rischio per la pineta
Viterbo - 11 maggio 2011 - ore 17,00


Riceviamo e pubblichiamo - Esprime forte disappunto e preoccupazione l’associazione ambientalista Fare Verde di Tarquinia per l’approvazione, avvenuta ieri mattina, del POT, il piano operativo triennale elaborato dall’autorità portuale di Civitavecchia.

“Da notizie di stampa – dichiara Fare Verde – apprendiamo dell’approvazione, a maggioranza, del piano.

Votazione non certo unanime, se tre consiglieri si sono rifiutati di votare e hanno abbandonato l’aula per protesta, mentre altri tre componenti l’assemblea hanno votato contro il provvedimento.

Desta stupore, che un provvedimento di questo impatto ambientale e di questa grandezza sia stato portato in approvazione da un commissario straordinario, figura che di norma si limita a gestire l’ordinaria amministrazione.

Siamo molto preoccupati per il futuro della zona denominata “La Frasca”, in quanto si tratta di un sito d’interesse comunitario di alto valore ambientale e della contigua pregevole area di “S. Agostino”, entrambe al confine tra i comuni di Civitavecchia e Tarquinia.

Infine, siamo preoccupati per le insistenti voci che indicano la presenza in zona della malavita organizzata italiana e di quella cinese, interessate ai traffici mercantili e allo spostamento via mare delle merci.

Su quest’ultimo argomento si accentrò l’attenzione del consigliere Luigi Daga, recentemente scomparso, che fino all’ultimo denunciò il pericolo di infiltrazioni mafiose e massoniche nel tessuto politico e economico del litorale.”

Associazione ambientalista Fare Verde Tarquinia


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