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Orte - Giuseppe Parroncini (Pd) sul referendum del 12 e 13 giugno
Quattro sì per il futuro dell'Italia
Viterbo - 11 maggio 2011 - ore 11,30


Giuseppe Parroncini (Pd)
- “I cittadini devono reagire al degrado delle istituzioni e al tentativo di attaccare i loro diritti. Per questo il 12 e 13 giugno bisogna andare tutti alle urne e votare sì”.

Lo ha detto ieri a Orte il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Parroncini, nel corso dell’assemblea pubblica “Quattro sì per il futuro dell’Italia”, cui hanno preso parte anche il vice segretario provinciale del Pd, Alessandro Dinelli, e il coordinatore del circolo locale, Gaetano Buccella.

Nucleare, acqua pubblica (due quesiti) e legittimo impedimento: per l’abrogazione delle leggi volute dal governo occorre votare sì.

Si parte con l’atomo, che vede Montalto di Castro in prima fila per la realizzazione di una centrale.

“Fino a poco tempo fa – ha detto Parroncini – volevano farci credere che il nucleare era sicuro. Poi abbiamo visto cosa è successo in Giappone, il paese più all’avanguardia.

Il consiglio regionale si è espresso approvando la nostra mozione e in quell’occasione la maggioranza si è pure spaccata. Poi il governo ha proposto una moratoria di un anno, che è solo un tentativo furbesco per svuotare il referendum: votare sì è dunque essenziale”.

Due invece i quesiti per mantenere l’acqua pubblica. “Il decreto Ronchi impone di cedere almeno il 40 per cento delle quote ai privati. Ma su un bene primario non può e non deve esistere la logica del profitto.

Deve restare in mano ai cittadini, che con gli Ato possono avere un controllo democratico su quanto accade. Per impedire di privatizzare una risorsa così preziosa serve però l’impegno di tutti”.

Infine il legittimo impedimento. “E’ un tema importante – ha concluso Parroncini - perché ha un valore politico nazionale. Bisogna reagire all’arroganza di Berlusconi.

La legge è uguale per tutti e il premier deve comportarsi come ogni cittadino, non decidere se e quando presentarsi davanti ai giudici: il principio di uguaglianza va rispettato. Un successo del sì sarebbe un segnale forte, ma il tema centrale dell’appuntamento del 12 e 13 giugno è l’affluenza.

I quattro quesiti si sostengono a vicenda: raggiungendo il quorum i cittadini hanno la possibilità di reagire al degrado delle istituzioni e al tentativo di attaccare i loro diritti”.


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