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Viterbo - La mappatura realizzata sul territorio evidenzia valori da monitorare
Amianto, al via l'accordo tra Ausl e Provincia
Viterbo - 12 maggio 2011 - ore 15,30


- Quasi 200mila tonnellate di amianto nella Tuscia, a fronte delle 800 tonnellate che si riescono a smaltire ogni anno nel Viterbese: questa la prima stima realizzata in base ai risultati della mappatura effettuata sul territorio provinciale dal Centro regionale amianto – Laboratorio d’igiene industriale della Ausl di Viterbo in collaborazione con l’Universita degli studi della Tuscia – Disafri (Dipartimento di scienze dell’ambiente forestale e delle sue risorse).

I dati della ricerca sono stati evidenziati questa mattina nella sala conferenze di Palazzo Gentili, durante il convegno “Togliamocelo... dalla testa!” organizzato per affrontare il problema della gestione e dello smaltimento dei materiali contenenti amianto: all’iniziativa hanno partecipato l’assessore provinciale all’Ambiente e vice presidente della Provincia di Viterbo, Paolo Equitani, il direttore amministrativo della Ausl di Viterbo, Giovanbattista Grassi, l’assessore all’Ambiente del Comune di Viterbo, Giovanni Maria Arena, il dirigente del settore Ambiente dell’amministrazione provinciale, Flaminia Tosini, Fulvio Cavariani e Federico Brizi del Centro regionale amianto e Claudio Belli di Terrasystem.

Ci sono oltre dieci milioni di metri quadri di materiali in amianto ancora in uso sul territorio provinciale. Grazie alla mappatura, seppur parziale, è stato possibile anche stimarne la presenza per ogni comune della provincia, che vede primeggiare per quantità di coperture ancora installate, dopo la città di Viterbo, i comuni di Tarquinia, Orte, Montalto di castro e Civita Castellana.

Durante il convegno di questa matttina è stato contestualmente presentato l’accordo di programma siglato tra la Ausl di Viterbo e la Provincia di Viterbo per gestire la presenza in sicurezza e favorire la rimozione dei materiali contenenti amianto nel territorio della Tuscia: l’iniziativa intende rivolgersi, oltre che alla cittadinanza, anche ai Comuni, perché affianchino e supportino la popolazione nel favorire e incentivare la bonifica.

“L’amianto è un argomento di cui purtroppo si parla poco, ma i dati di cui siamo in possesso destano preoccupazione – afferma l’assessore Equitani -. L’assenza di attenzione su questo problema ha, infatti, negli anni passati portato a numerosi riversamenti di materiali nelle campagne e nei terreni: parliamo di tonnellate e tonnellate di amianto nascosto per evitare il costo dello smaltimento regolare.

Insieme alla Ausl, quindi, abbiamo iniziato a valutare una serie di progetti per facilitare la rimozione dell’amianto a prezzi contenuti, mettendo i cittadini nella condizione di spendere poco ma di dare allo stesso tempo la giusta collocazione a tali materiali.

Aprire uno sportello amianto per diffondere la giusta informazione tra la popolazione – continua l’assessore -, attivato da questa mattina a questo indirizzo di posta elettronica sportello amianto@provincia.vt.it, agevolare la microraccolta anche grazie all’intervento della Regione, disporre contenitori per l’amianto nelle piattaforme ecologiche dei comuni della provincia, individuare gruppi d’acquisto per lo smaltimento a basso costo: questi gli obiettivi che la Provincia si pone di raggiungere.

Oltre al progetto già presentato lo scorso 29 aprile al Ministero dell’Ambiente, nei prossimi giorni saranno poi anche pubblicati i bandi per incentivi alle coperture fotovoltaiche, con priorità ai progetti che prevedono rimozione dell’amianto, e per programmi di monitoraggio. I tempi saranno forse lunghi – conclude –, ma questo è un progetto ambizioso, senza dubbio anche molto costoso, ma che abbiamo l’obbligo di seguire per salvaguardare la salute dei cittadini e dell’ambiente”.

“Il progetto presentato oggi rinnova e conferma lo sforzo sinergico che i nostri due Enti stanno mettendo in campo nell’implementazione di programmi finalizzati all’erogazione di svariati servizi ai cittadini del Viterbese – dichiara il direttore Grassi -, molti dei quali riguardano il campo della prevenzione, dell’educazione alla salute e dell’assistenza sociale alle fasce più deboli della popolazione.

Questa iniziativa, in particolare, intende fornire una risposta concreta al problema delle procedure di rimozione e smaltimento dell’amianto attraverso l’individuazione di iniziative concordate che vanno dall’apertura di sportelli informativi in provincia e nei comuni alle campagne di informazione ai cittadini sui rischi dell’amianto, fino alla formazione specifica di giovani neo-laureati a supporto dei Comuni.

Ringrazio, nello specifico, l’assessore Paolo Equitani e tutto l’assessorato all’Ambiente della Provincia, a partire dalla dottoressa Flaminia Tosini, per aver garantito al progetto passione e professionalità, qualità che si sono rivelate determinati per la stesura e la realizzazione del protocollo d’intesa.

La Ausl di Viterbo svolge un ruolo decisivo a livello laziale sul fronte dello studio delle problematiche connesse alla presenza dell’amianto – continua -, tanto che il nostro Laboratorio di Igiene industriale, diretto da Fulvio Cavariani, ormai da anni è stato individuato quale Centro regionale amianto. La mappatura effettuata ha rilevato quantità significative di questo materiale ancora installato nel Tuscia.

Anche per questa ragione l’accordo di programma siglato con l’Amministrazione provinciale acquisisce un valore ancora più significativo – conclude Giovanbattista Grassi -, perché fornisce degli strumenti efficaci a un problema di carattere sanitario che interessa la sicurezza dei nostri cittadini, nei confronti dei quali dobbiamo assicurare azioni opportune e soluzioni applicabili, a partire dal breve periodo”.


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