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Tuscania - Il patron dell'accademia di alta cucina lancia un ultimatum, dopo la denuncia per abuso edilizio
Boscolo minaccia: Me ne vado
Viterbo - 12 maggio 2011 - ore 19,00


La copertura provvisoria, ora smontata
La chiesa senza copertura
Gli affreschi a cielo aperto
- Denunciato per abuso edilizio. Ma in tutta questa storia è convinto di essere lui la vera parte lesa.

Rossano Boscolo, rinomato chef, ha fatto costruire una tensostruttura sul tetto della chiesa di San Francesco, a Tuscania, sede della sua scuola di alta cucina Boscolo Etoile Academy.

La copertura, che doveva servire a proteggere gli affreschi quattrocenteschi custoditi all'interno, è costata a Boscolo una denuncia per abuso edilizio.

"Il progetto era pronto dal 2008 - spiega il patron della Boscolo Etoile Academy -. Ero stato io stesso a occuparmene e a mettermi in contatto con la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici".

A settembre 2009, il primo stop. L'operazione Dazio della forestale fa finire in manette il funzionario della Soprintendenza Giovannino Fatica. I progetti vengono sequestrati, compreso quello della copertura. Ma Boscolo non molla.

"Abbiamo aspettato che si insediasse il nuovo funzionario Giorgio Palandri per riprendere la trattativa. Alla fine, a settembre 2010, abbiamo concordato con lui un nuovo progetto, che prevedeva una copertura antica, in linea con lo stile quattrocentesco della chiesa". Ma in attesa che partissero i lavori, Boscolo ha fatto costruire la tensostruttura sul tetto, per non lasciare gli affreschi alle intemperie.

"Poco tempo dopo - racconta lo chef -è arrivata la denuncia, presentata dall'allora comandante della polizia locale di Tuscania, per conto del Comune. Sono caduto dalle nuvole. Il sindaco Massimo Natali sapeva che la tensostruttura era provvisoria. Tra l'altro, ha fatto comodo anche all'amministrazione comunale, che ha organizzato nella chiesa diverse manifestazioni e cerimonie ufficiali, al riparo di quella tettoia".

La denuncia per abuso edilizio comprende anche una seconda copertura su un piccolo terrazzo e le aiuole fatte piantare da Boscolo nel parco circostante la chiesa. L'area è sotto sequestro dal mese scorso, come disposto dal sostituto procuratore Franco Pacifici.

"La copertura adesso non c'è più e gli affreschi sono a cielo aperto - afferma Boscolo -. Opere dal valore inestimabile che rischiano di andare in malora, esposte alla pioggia e agli escrementi degli uccelli".

Una situazione intollerabile per Boscolo, che dà un ultimatum: o la Soprintendenza porta a termine il progetto della copertura (quella definitiva) o lui e la sua scuola tolgono il disturbo.

"In otto mesi abbiamo portato migliaia di visitatori a Tuscania - dichiara lo chef -. Avevamo grandi progetti per la chiesa di San Francesco. Volevamo farla diventare il primo museo d'arte culinaria in Italia. Avevo investito 120mila euro nel progetto della copertura. Il sindaco, invece, se ne è lavato le mani. Non ha mosso un dito neanche per salvare il finanziamento da un milione di euro per la ristrutturazione dell'intero complesso, revocato dalla Polverini e destinato alla sanità. Noi abbiamo lavorato per far crescere San Francesco. Natali, invece, è rimasto immobile".


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