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Acquapendente - Il sindaco Bambini risponde al Pdl sulla "San Giuseppe"
"Casa di riposo, è il Comune a chiedere il commissariamento"
Viterbo - 12 maggio 2011 - ore 18,30


Il sindaco Alberto Bambini
- “Il commissariamento della Casa di Riposo San Giuseppe da parte della Regione Lazio avviene in risposta ad un’esplicita richiesta del Comune di Acquapendente, insieme alla richiesta di scioglimento dell’Ipab, in attesa della trasformazione in Residenza sanitaria assistita (Rsa)”.

In risposta all’attacco mosso a mezzo stampa dal gruppo consiliare e coordinamento Pdl Acquapendente (Maria Dolores Rappoli, Giuseppe Casali, Giuseppe Buzzico), secondo cui il commissariamento avviene per “gravi inadempienze istituzionali da parte del sindaco di Acquapendente al fine di assicurare la gestione dell’istituzione e verificarne la situazione amministrativa e contabile”, il sindaco di Acquapendente chiarisce la posizione del Comune spiegando come si sono svolti i fatti.

Con deliberazione numero 61 del 10/12/2009 il consiglio Comunale approvava con voti 13 favorevoli (compresi Rappoli, Buzzico, Casali) e 2 contrati (Cerrini e Santi) la richiesta di scioglimento dell’Ipab in attesa del completamento delle procedure di autorizzazione ed accreditamento della costituenda RSA, ai sensi dell’articolo 10 della legge regionale n. 15/2006 e del regolamento regionale n. 12/2006.

A seguito della trasmissione alla Regione Lazio di questa delibera di Consiglio, la Regione con nota n. 50490 del 16/06/2010 chiede al Comune le designazioni dei due Consiglieri di Amministrazione per la Casa di Riposo. Il Comune risponde con nota n. 7042 del 28/06/2010 chiedendo nuovamente lo scioglimento dell’Ipab ed un incontro istituzionale per avviare un percorso concertato.

A questa la Regione risponde con nota n. 73656 del 30/11/2010 in cui sollecita al Comune l’invio delle designazioni. Il Comune, a sua volta, risponde con nota n. 13015 del 14/12/2010 in cui rinnova la richiesta di scioglimento dell’IPAB, richiede la nomina di un commissario, si impegna ad intervenire economicamente con un contributo straordinario di 70mila euro, e propone la stipula di un protocollo d’intesa tra Regione e Comune per accompagnare i passaggi necessari allo scioglimento dell’Ipab.

La Regione con nota n. 114865 del 15/03/2011, rispondendo alla lettera del Comune del 28/06/2010, ritorna indietro di nove mesi rispetto ai colloqui e alle note intercorse. Alla stessa il Comune con nota n. 4582 del 22/04/2011 risponde in maniera dettagliata ed invita la Regione a rivalutare le proprie posizioni in un ambito di collaborazione istituzionale, al fine di trovare una soluzione condivisa nel rispetto della comunità locale.

Da qui la Regione decide di commissariare la Casa di Riposo, così come richiesto da sempre dal Comune di Acquapendente, con delibera regionale non ancora esecutiva e senza ufficializzazione al Comune di Acquapendente.

“La polemica sollevata dal Gruppo consiliare e coordinamento Pdl – dichiara il Sindaco di Acquapendente – è solo strumentale nel periodo di campagna elettorale, piena di falsità e soprattutto denota quanto poco conoscano i Consiglieri Pdl della vicenda della casa di riposo e di quello approvato anche da loro stessi in consiglio comunale”.

Il Comune di Acquapendente si riserva la facoltà di adire per vie legali alle accuse su citate.


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