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Viterbo - La Lega dei consumatori a disposizione dei cittadini
Arsenico, le bollette dell'acqua devono diminuire
Viterbo - 13 maggio 2011 - ore 17,30


Riceviamo e pubblichiamo - Ci sono politici che troppo spesso parlano di cose che non conoscono rendendo così un pessimo servizio alla verità, alla trasparenza e alla correttezza che dovrebbero avere nei confronti dei cittadini.

Sono quelli che si ostinano a ogni occasione a sostenere, ad esempio, che rispetto al problema “Arsenico dell'acqua” non si possono ridurre le bollette.

Sono più o meno gli stessi che hanno esultato alla notizia che la Commissione Europea aveva concesso un'ulteriore deroga per i parametri di arsenico nell’acqua.

Cosa ci fosse da festeggiare per una deroga killer non ci è dato sapere ma si fa strada l’ipotesi che tale deroga sia stata concessa per opportunità politica, visto che l’Italia sta per misurarsi con un referendum che, comunque andrà a finire, rimescolerà nel bene e nel male le carte della gestione idrica.

Forse è così che si spiega la politica attendista della Talete e la passività di molti sindaci rispetto al quotidiano avvelenamento dei cittadini.

In tutta questa brutta storia dell’arsenico ci sono una serie di particolari che certa politica finge di non vedere e preliminarmente il fatto che la deroga sia arrivata in un momento in cui la qualità del servizio idrico reso da Talete viene percepita come semplicemente disastrosa in un contesto di vera e propria calamità pubblica determinata dalla presenza di arsenico nell’acqua su tutto il territorio provinciale.

Da aggiungere poi che proprio la “vicenda arsenico” ha fatto anche venir meno i più importanti elementi di garanzia e controllo previsti dalla Carta servizi di Talete, recepita dall’ Ato 1 - Viterbo con proprio atto di orientamento e indirizzo allo scopo di regolamentare i rapporti tra gestore del servizio idrico e cittadini – utenti.

Oggi non sono più garantiti gli standard di qualità del servizio ne i criteri generali e tantomeno le norme particolari contenute nelle leggi e direttive di riferimento del settore.

A fronte di tali disservizi e della pessima qualità dell’acqua erogata, la Talete continua a pretendere il pagamento delle bollette a tariffa piena e, come se ciò non bastasse, con un sistema di calcolo dei consumi in evidente contrasto con il regolamento del servizio idrico integrato e con la stessa carta dei servizi.

La Talete è in una posizione di grave inadempimento contrattuale nei confronti dei cittadini – utenti in quanto non avendo l’acqua il requisito della potabilità, le bollette devono essere ridotte del 50% fino a quando gli standard di qualità non saranno completamente ristabiliti a nulla significando la deroga della Commissione Europea che in nessun modo può prevaricare precise Leggi che in Italia sanzionano come illecito amministrativo l’erogazione di acqua non potabile per uso umano.

Lega consumatori Acli invita i cittadini a chiedere la riduzione della bollette e ad aderire all’ azione risarcitoria del danno alla salute come danno biologico nonché per il rimborso di quanto pagato in più nei cinque anni precedenti.

Gli operatori della Lega consumatori Acli sono a disposizione dei cittadini presso la sede Provinciale di Viterbo in via Alessandro Volta, 1/A.
Tel. 0761/340019, tutti i giorni dalle 9 alle 13.

Giancarlo Di Sorte
Presidente Provinciale Lega consimatori - Acli


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