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Civita Castellana - Interviene il consigliere regionale Peduzzi
Distretto industriale, riconoscere lo stato di crisi
Viterbo - 14 maggio 2011 - ore 10,30


- “La gravità della situazione occupazionale, economica e sociale che sta investendo il Distretto della ceramica di Civita Castellana esige un impegno diretto da parte della Regione Lazio.

Per questo crediamo si debba convocare urgentemente una audizione dei soggetti coinvolti, per accelerare i tempi per il riconoscimento dello stato di crisi per il Distretto”. Questa la richiesta contenuta nella lettera inviata dal capogruppo della Federazione della Sinistra, Ivano Peduzzi, al consigliere Perazzolo, presidente della IX Commissione.

“A seguito del successo dell’iniziativa di ieri, lanciata dai lavoratori e dalle lavoratrici del distretto industriale di Civita Castellana, e considerati i dati riguardanti lo stato occupazionale ed economico del distretto –continua Peduzzi- la Regione -ha il dovere di agire”.

“Secondo la Filctem Cgil –prosegue- sono soltanto due le aziende ceramiche di stoviglierie attualmente in attività sul territorio del distretto industriale civitonico. In pochi anni sono scomparse ben 28 realtà produttive, con la conseguente perdita occupazionale di circa 1800 posti di lavoro, in prevalenza occupazione femminile. Nel settore dei sanitari molte aziende faticano a sopravvivere e negli ultimi due anni cinque sono state costrette a cessare ogni attività”.

“Sui 3100 lavoratori del distretto della ceramica –afferma il consigliere- 2948 usufruiscono degli ammortizzatori sociali. Un dato inquietante che fotografa la difficile fase dell’economia locale. Dai consigli comunali dei comuni componenti il Distretto è partita la richiesta di riconoscimento dello stato di crisi.

I lavoratori e le lavoratrici –continua- si sono costituiti in un comitato a sostegno di questo riconoscimento. Dal territorio emerge una volontà unanime di sostenere questo percorso ritenuto indispensabile e vitale, sia per i lavoratori che per gli imprenditori”.

“Questi cittadini meritano una risposta concreta da parte della Regione Lazio, per questo –conclude Peduzzi- chiediamo al presidente della commissione di convocare urgentemente un confronto per decidere modalità e tempi per il riconoscimento dello stato di crisi”.



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