Maria Rita Sermoneta, avvocato difensore del pranoterapeuta

Il pm Renzo Petroselli, pubblica accusa al processo contro il pranoterapeuta

"Ragionevolissimi dubbi su tutto. A cominciare dall'attendibilità della presunta vittima".

E' la tesi dell'avvocato Maria Rita Sermoneta, difensore del pranoterapeuta assolto dall'accusa di aver violentato una sua cliente.

Un caso che fece scalpore. Soprattutto per i poteri paranormali dell'imputato: G.F., 55 anni, laureato in materie olistiche, curava i pazienti tramite imposizione delle mani ed era in grado, a suo dire, di comunicare con gli angeli.

Nel 2006, una 40enne romana lo denunciò per violenza sessuale, raccontando ai carabinieri di essere stata palpeggiata sul lettino nello studio dell'uomo, a Soriano nel Cimino. In casa del pranoterapeuta i militari trovarono diversi block-notes con appunti a sfondo erotico. Racconti, spiegò poi G.F., che erano stati proprio gli angeli a dettargli.

Il pm Renzo Petroselli, poco disposto a credergli, ha chiesto, per lui, la condanna a due anni e sei mesi. 100mila euro il risarcimento per i danni morali e materiali chiesto dalla donna, costituitasi parte civile e difesa dall'avvocato Maurizio Ciaffarri.

Ma a convincere il collegio dei giudici è stata l'arringa della difesa.

La signora, ha spiegato in aula l'avvocato Sermoneta, "non ha urlato. Non ha chiamato subito i carabinieri. Non ha telefonato immediatamente né alla sorella né al compagno. E oggi, guarda caso, il suo avvocato si limita a sottolineare l'aspetto economico della vicenda e le spese sostenute dalla donna in specialisti che curassero i suoi disturbi alimentari, che andavano avanti, però, dal '97. Nove anni prima dei presunti abusi".

Il collegio presieduto da Ernesto Italo Centaro (a latere Salvatore Fanti e Franca Marinelli) ha quindi assolto G.F. per non aver commesso il fatto.

Viterbo - Pranoterapeuta alla sbarra per violenza sessuale
Io parlo con gli angeli...
Viterbo - 25 gennaio 2011 - ore 17,30