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Marta - Da sabato 28 maggio
Al via la sagra del lattarino
Viterbo - 18 maggio 2011 - ore 16,30


- Marta, borgo medievale sulle rive del lago di Bolsena, ospita anche quest’anno la Sagra del Lattarino, pesce tipico delle acque dolci e profonde del lago. L'origine di Marta, in mancanza di prove accertate è controversa, secondo la tradizione, deriva da un antico insediamento Etrusco, secondo altri il suo nome deriva dal fenicio Marath.

Il primo millennio lacunoso di storia, ci tramanda la tragica vicenda del 534 che ha per protagonista la regina degli Ostrogoti Amalasunta, figlia di Teodorico, segregata e uccisa all'Isola Martana. La storia accertata del paese, inizia invece nel 726 quando il suo nome compare per la prima volta in un atto di donazione per la costituzione del "Patrimonio di S. Pietro in Tuscia". Nel XIII secolo è fatta costruire dal Papa Urbano IV la Rocca, edificata secondo la leggenda con i resti dell'antica Bisenzio, di cui rimane unicamente la Torre ottagonale oggi simbolo di Marta.

Nel primo medioevo fu aspramente contesa fra Chiesa e Signorie; fu sottomessa ai Prefetti di Vico, ai Signori di Bisenzio, ad Angelo Tartaglia, agli Orsini ed infine dal 1537 al Ducato di Castro governato dai Farnese, fino al loro declino avvenuto con la distruzione di Castro nel 1649. In seguito a quest'avvenimento Marta, ritornò al dominio della Chiesa che lo mantenne fino all'Unità d'Italia.

Monumenti storici interessanti da visitare oltre alla citata Torre dell'Orologio, sono: il palazzo rinascimentale del periodo Farnesiano che si erge accanto al Comune e soprattutto il romanico Santuario della Madonna del Monte, ristrutturato alla fine del quattrocento, eretto in cima ad un panoramico colle poco distante dal centro storico. Questo luogo sacro per i martani è inoltre importante perché rappresenta il fulcro della tradizionale e straordinaria festa delle Passate (o impropriamente detta Barabbata).

L'economia di Marta in assenza d'industrie si basa principalmente sull'agricoltura, sulla pesca e sul commercio del pesce. Nelle colture agricole predominano la vite e l'olivo, che bene si adattano alla natura vulcanica del terreno.

Si parte sabato 28 maggio con la città che si prepara ad accogliere i numerosissimi visitatori previsti anche per questa 36° edizione.
Golosi, curiosi e appassionati di gastronomia potranno apprezzare la tradizione e il gusto di un pesce che ha antiche origini, ma una presenza non frequente sulle nostre tavole.


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