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Tribunale - L'infermiere è accusato di violenza sessuale, peculato e detenzione di materiale pedopornografico
Giudizio immediato per Giovanni Piergentili
Viterbo - 19 maggio 2011 - ore 11,05


Giovanni Piergentili, l'infermiere arrestato l'8 marzo scorso dalla squadra mobile
- Giudizio immediato per Giovanni Piergentili.

L'infermiere accusato di aver violentato una paziente dell'ospedale Andosilla di Civita Castellana comparirà davanti al giudice il 19 luglio.

Ad assisterlo, il suo legale del foro di Roma Roberto Zannotti. Alfredo Perugi e Paolo Delle Monache sono stati nominati, invece, come legali delle due sedicenti vittime. Una è la 38enne che, per prima, denunciò Piergentili, dopo un presunto tentativo di stupro l'8 febbraio scorso, mentre era ricoverata all'Andosilla sotto anestesia.

L'altra avrebbe presentato una querela alla squadra mobile di Viterbo pochi giorni dopo l'arresto di Piergentili, avvenuto lo scorso 8 marzo.

Secondo Perugi e Delle Monache sarebbero almeno altre due le donne che hanno denunciato Piergentili per violenza sessuale. Ma, essendo trascorso molto tempo dal fatto, il reato è prescritto.

A Piergentili, oltre alla violenza sessuale, sarebbero contestati anche i reati di detenzione di materiale pedopornografico e peculato.

L'uomo, 57enne, sposato e padre di due figli, è detenuto al carcere viterbese Mammagialla dall'8 marzo scorso. La richiesta di scarcerazione presentata poche settimane dopo l'arresto dal suo legale è stata respinta dal tribunale del Riesame.


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