|
La via Francigena
|
|
Riceviamo e pubblichiamo - In risposta al commento del sociologo Mattioli riguardo la segnaletica in strada Roncone vorrei precisare che:
- si tratta del tratto di via denominato di monte che superati i Cimini si dirige verso Ronciglione;
- l'indicazione verso San Martino è per chi non si sente in grado di attraversare il percorso tra i boschi rischiando di perdersi a causa dell'assenza totale di segnaletica in loco, preferendo rischiare in prima persona, piedi rovinati dall'asfalto e pericoli derivanti dal traffico automobilistico;
- in genere la diversa colorazione è la seguente: bianco verso Roma, giallo verso Santiago;
- non penso che dei piccoli segni tracciato a proprie spese dai volontari possano contribuire a deturpare l'immacolata immaggine delle vie della città dei Papi;
- nelle Regioni e Province vicine: Siena, Toscana ecc. sono gli enti pubblici che segnalano con pannelli, frecce direzionali, percorsi dedicati, punti informativi, mappe cartacee, il percorso di loro competenza;
- nella Tuscia e nel Lazio, quasi mai, per non dire mai, esiste una segnaletica ufficiale ed omologata alle altre regioni;
- la tipica segnaletica che si riscontra nella Tuscia, e quella costituita da discariche di rifiuti vari, difformità di materiali; per esempio a Montefiascone cippi di travertino e Capranica cippi di tufo!
Concludendo, i pellegrini che vengono da tutto il mondo, anche se per ora con numeri che non superano le poche migliaia, riescono a raggiungere la Città Santa, non grazie agli amministratori del Lazio, ma alle indicazioni fornite dai molti pellegrini-volontari che si adoperano per consentire un sereno cammino a chi ha deciso di percorrere il sentiero più lungo del mondo da Canterbury a Roma.
Pietro Labate
Pellegrino in Viterbo
Viterbo - Il sociologo illustra la situazione attuale dell'antico tracciato
Ma quale via Francigena
di Francesco Mattioli
Viterbo - 30 aprile 2011 - ore 0,30
|