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Provincia - Egidi (Pd): "Chiudete questo balletto in un modo o nell'altro"
Crisi, dopo un anno passato a fare niente
Viterbo - 20 maggio 2011 - ore 11,30


Andrea Egidi (Pd)
- Crisi in Provincia: la conferma che il centrosinistra nella Tuscia ha vinto.

E' piuttosto chiaro Andrea Egidi, segretario provinciale Pd, nell'analizzare gli ultimi avvenimenti a palazzo Gentili. “Guardando quanto avvenuto – spiega Egidi – abbiamo la conferma che il centrosinistra ha vinto alle ultime amministrative”.

La crisi, nulla di nuovo sotto il sole. “Non è un fatto straordinariamente nuovo – continua il segretario. Basti pensare a come questa maggioranza è nata. Messa insieme a forza da Meroi, sancita da una decisione del tribunale, per non parlare dell'inizio esilarante in consiglio, fino ad arrivare allo spezzettamento in due gruppi del Pdl.

In un anno, la morale della favola è che hanno fatto poco o niente”.

Avranno avuto qualche problema. “Posso capire – sostiene Egidi – momenti di difficoltà in maggioranze complesse, ma il silenzio assoluto di questi mesi sconvolge. Non si riesce a capire cosa fanno. Se chiediamo a un cittadino qualsiasi quale sia stata la cosa più importante messa in campo da Meroi, sfido a trovare una risposta”.

Tutto sta in un quadro più ampio. “Quando Mazzoli vinse in Provincia e in contemporanea Marrazzo in Regione – ricorda Egidi – nel primo anno costruimmo un disegno per la Tuscia. Oggi l'unico disegno della Polverini sono i tagli ovunque per il nostro territorio. Non capisco cosa ci stanno a fare una maggioranza e un presidente della Provincia”. Ai quali, comunque, arriva una raccomandazione.

Fate la vostra discussione nei tempi necessari, risolvete i vostri problemi. Chiudete questo balletto in un modo o nell'altro. E' inconcepibile che un anno se ne sia andato senza fare niente.

Anche quanto dichiarato dall'assessore Santucci sulle difficoltà nelle commissioni, con dirigenti è la prova di come quello che i consiglieri Pd a partire dal capogruppo Grattarola sono reali.

Non è propaganda.

Da parte nostra abbiamo il compito di costruire con responsabilità una funzione nuova. Un percorso alternativo a Meroi è possibile. E il primo punto d'incontro con le altre forze è rappresentato dalla battaglia referendaria”.


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