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Civita Castellana - Torna alla luce l'opera in via Garibaldi
Restaurato l'affresco della Madonna
Viterbo - 2 maggio 2011 - ore 11,30


L'edicola votiva come era in origine
L'edicola dopo il restauro
Riceviamo e pubblichiamo - E’ con profonda soddisfazione e orgoglio con cui vogliamo condividere con la cittadinanza la realizzazione di un progetto per il quale molte persone ci si sono dedicate anima e cuore: il restauro di una edicola votiva affrescata, raffigurante il mezzobusto di una Madonna con Bambino fra le braccia.

Passato sempre inosservato, un po’ perché collocato in alto, soprattutto perché molto sporco e invisibile nelle forme e nei colori, l’affresco si trova in via Giuseppe Garibaldi, insiste sull’arcata di un portone al civico 4, è di proprietà privata, ma adesso ne gode egregiamente tutta la città, poiché ha riscoperto la figura di una dolce, sacra Maternità.

L’iniziativa del restauro, nata quasi timidamente dalla volontà dei commercianti, degli artigiani e degli abitanti della via stessa, ha scaturito man mano un forte interessamento fra la popolazione, molta curiosità e, non lo nascondiamo, molto scetticismo fra coloro che non credevano che un affresco cosi malandato si sarebbe potuto recuperare.

La stessa iniziativa punta soprattutto alla valorizzazione di un’opera di pregio, la sua riscoperta contribuisce ad arricchire il patrimonio artistico e religioso della nostro centro storico, al quale ci teniamo in particolar modo.

Nello specifico, molti anziani ricordano l’importanza di tale Madonna durante la loro fanciullezza, a volte era meta di preghiere e accensioni di candele in segno di devozione; in seguito è stata illuminata con una lucetta votiva e arricchita di un ex voto Per Grazia Ricevuta.

Quest’ultimo è stato tolto durante il restauro e conservato.

Tutto è iniziato a novembre del 2010, abbiamo chiesto un sopralluogo di Marina Moscetti di Roma, (con un curriculum invidiabile, vanta nella sua carriera il restauro degli affreschi di Giulio Romano a Palazzo Cenci Maccarani, gli affreschi delle lunette al Chiostro della Camera dei Deputati, ecc ) che ci ha confermato circa la fattibilità del restauro e, necessariamente, ci ha indirizzato verso la procedura che la legge impone: avere l’autorizzazione dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici del Lazio.

Nel frattempo, una gara di solidarietà fra le persone comuni e le associazioni ha permesso di raccogliere numerose offerte per coprire le spese che stavamo per affrontare; poi finalmente, a febbraio, arriva l’autorizzazione tanto sperata.
I lavori sono iniziati appena il tempo ha potuto permettere le prime, lunghe, belle giornate.

"L'affresco - racconta la restauratrice - è databile fine ‘600, non si può risalire precisamente all’artista che l’ha realizzato, ma si tratterebbe senz’altro di una mano abituata al mestiere di madonnaro; gli stessi lineamenti del Bambino si notano nei visi dei puttini dipinti dagli artisti Tempesta e Cavalier D’Arpino, negli affreschi che ho restaurato precedentemente a Palazzo Peretti, qui a Civita Castellana.

L’affresco - continua - presentava un evidente stato di degrado, specialmente nella parte inferiore, ma lasciava intravedere comunque il segno inciso sulla superficie che contornava tutta la corporatura, chiamato sinopia. Le uniche parti visibili erano il volto del Bambino e parte del volto della Madonna, i capelli, il velo, e tutto lo sfondo.

Dopo varie puliture, impacchi ed operazioni di recupero e consolidamento della superficie, operazioni con non poche difficoltà poiché la sporcizia e l’ossidazione erano assai penetrate all’interno danneggiando il dipinto, sono passata alla stuccatura e alla ricostruzione pittorica , seguendo il segno della sinopia, con la tecnica a tratteggio e a velature in più passaggi.

Le tinte cromatiche utilizzate per la superficie ricostruita corrispondono esattamente ai colori originali riscoperti dopo la pulizia, come impone la legge in materia di restauro pittorico. Il tutto è stato protetto da paraloid".

L’inaugurazione si terrà sabato 7 maggio alle 17,30, in concomitanza con la festa della mamma; la benedizione religiosa è presieduta da don Maurizio parroco della cattedrale, dal sindaco e dalle autorità. Seguirà un ricco rinfresco all’aperto.

Si spera sia numerosa la partecipazione della cittadinanza, tutti i presenti saranno omaggiati di una cartolina a ricordo della benedizione inaugurale della Madonna, con una preghiera del Beato Giovanni Paolo II.

Auspichiamo che questa iniziativa, così bella e così densa di significati, anche per le date scelte, possa aprire la strada alla riscoperta ad altri simili tesori. Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto.

Organizzazione logistica e interventi :
Architetto Pietro Belei, Sig. Bruno Fontana, Studio d’Arte Bell’ornato di M. Grazia Gradassai, Studio d’Arte Mastro Cencio di Vincenzo Dobboloni, Edilizia Giorgio Innocenzi, Rotary Club Flaminia Romana, Tecnoelettra.

Collaborazioni:
il Comune ed i cittadini ; Rotary Club Flaminia Romana ; Banca di Credito Cooperativo di Roma Ag.108 -C.Castellana; Lions Club C.Castellana-Faleri Veteres ; il Centro Sociale Anziani di P.za Matteotti ; C.C.N.- Centro Commerciale Naturale; i commercianti e gli artigiani di Via G.Garibaldi, di Piazza Matteotti e di Piazza Duomo, di Largo Cavour, di Via del Forte, di Via del Governo Vecchio; la Cattedrale e le Parrocchie del centro storico, la Chiesa di S. Lorenzo, il Gruppo Scout “Il Branco”.

Bruno Fontana
Maria Grazia Gradassai
Vincenzo Dobboloni


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