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Ferento ridotta a pollaio - Interviene Valeria D'Alatri, sopraintendenza Beni archeologici - Nuova fotocronaca della porcilaia
"Le foto mostrano una situazione pregressa"
Viterbo - 3 maggio 2011 - ore 3,37


Questa la porcilaia che i 31 visitatori del primo maggio hanno potuto ammirare a Ferento. Foto realizzate il 2 maggio
Ferento sfalciato solo in piccola parte
Riceviamo e pubblichiamo - Ho letto l'articolo sullo stato in cui versa l'area archeologica di Ferento apparso il 2 maggio.

Senza voler in alcun modo nascondere la situazione in cui versa il sito che, non a caso, per diversi motivi è da tempo chiuso al pubblico, voglio precisare che domenica 1 maggio, come anche in altre festività specifiche, il sito è stato aperto al pubblico, dalla mattina fino al tardo pomeriggio, con un percorso limitato al settore del teatro e delle terme, appositamente liberato dall'erba.

Le foto pubblicate nell'articolo citato, sono state evidentemente riprese alcuni giorni fa e mostrano la situazione pregressa.

A riprova di ciò domenica mattina sono stati trentuno i visitatori che hanno usufruito della apertura straordinaria, allietata dal sole primaverile.

Infine, sottolineando che l'area è di proprietà privata, come indicato nell'apposito cartello affisso in loco, previa richiesta alla Soprintendenza, è possibile, in determinate circostanze, visitare l'area.

Valeria D'Atri
Soprintendenza per i Beni archeologici dell'Etruria meridionale


La sua email sinceramente risulta del tutto incomprensibile. Per sua comodità pubblichiamo le foto realizzate ieri a Ferento.

Come potrà notare Ferento non è ridotta a un pollaio ma ad una porcilaia.

La invitiamo a recarsi sul posto, potrà così anche lei apprezzare il fetore dovuto alle montagne di escrementi di piccione.

Potrà anche notare come le piante, dalla parietaria ai fichi, crescano sulle mura antiche, con le conseguenze che si possono immaginare.

Visto che è intervenuta, le chiediamo chi dovrebbe sistemare uno dei luoghi più belli della Tuscia.

Un luogo al quale i viterbesi sono legati da una frequentazione continua. Un luogo che una volta era aperto tutti i giorni ed era sicuramente curato.

Carlo Galeotti


Viterbo - Escrementi, erbacce e recinzioni rotte - Fotocronaca
Ferento, un gallinaio sporco e abbandonato
Viterbo - 2 maggio 2011 - ore 2,00


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