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Ferento ridotta a pollaio - Luigia Melaragni (Cna) aderisce all'iniziativa di Tusciaweb
"Sì alla campagna per risvegliare l'attenzione"
Viterbo - 4 maggio 2011 - ore 13,15


Luigia Melaragni, segretaria provinciale della Cna
Riceviamo e pubblichiamo - Aderisco alla campagna “Ferento non è un pollaio”, che mi auguro serva a risvegliare l’attenzione dall’indifferenza nei confronti del vergognoso stato di degrado in cui versa l’area archeologica.

I beni culturali sono, per l’Italia, il valore più importante, la risorsa principale per lo sviluppo. La loro tutela e conservazione dovrebbero essere al centro delle politiche delle istituzioni.

Così, purtroppo, non è: si pensi che neppure lo 0,2 per cento del bilancio dello Stato viene impegnato su questa voce.

Un Paese che non investe sulla salvaguardia del proprio patrimonio storico-artistico, non ha futuro. Ci vogliono un grande slancio collettivo e un nuovo senso di responsabilità della classe dirigente perché la nostra storia non sia cancellata.

Luigia Melaragni
Segretaria provinciale della CNA


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