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Viterbo - Il Pd, a pochi giorni dal voto, presenta i suoi candidati
Elezioni, le sorprese ci saranno
di Giuseppe Ferlicca
Viterbo - 5 maggio 2011 - ore 2,30


Andrea Egidi e Alessandro Dinelli presentano i candidati sindaci del Pd
- Quando la politica diventa un fatto personale, tutto si fa difficile.

E' quello che è successo a Montefiascone e lo svela il candidato sindaco Pd Cimarello, nell'incontro in segreteria provinciale per presentare tutti i candidati. Vannino Chiti non c'è, la discussione vira su temi più locali. E un mistero svelato.

Visto che ovunque, dove è stato possibile un accordo, il Pd ha cercato d'allearsi con l'Udc, a Montefiascone almeno un tentativo è stato fatto o lo scoglio Danti (ex sindaco) si è rivelato insuperabile?

“I rapporti politici – spiega Cimarello – sono una cosa, quelli personali sono altro. Invece Danti ha preso come fatto personale la mozione firmata per farlo cadere. E' difficile anche salutarci. Per il resto, penso che l'ex sindaco e le persone a lui vicine abbiano lavorato per mettere in piedi una lista che si contrapponesse ai “traditori”. Quindi sono nate due liste di centrodestra”.

Oggi il commissario e il fatto che il centrodestra sia diviso favorisce sulla carta Cimarello. Che però la volta scorsa è uscito sconfitto. Ha fatto tesoro degli errori?

“La precedente lista sempre guidata da me – ricorda Cimarello – era di rinnovamento, ma non rappresentava tutto il centrosinistra, oggi la situazione è diversa. Dai propri errori si cresce e si cerca un percorso condiviso”.

Dei ventuno comuni al voto, dieci sono governati dal centrosinistra, sette dei quali al secondo mandato. “Ci aspettiamo sorprese – spiega il segretario provinciale Andrea Egidi – dove governiamo, guidiamo amministrazioni da minimo dieci anni. Segno di serietà e gruppi dirigenti locali capaci”.

Per i comuni sotto i cinquemila abitanti, il Pd ha presentato una proposta di legge approvata dalla Camera e che prevede uno stanziamento di quaranta milioni di euro da investire nella qualità della vita delle persone.

“Un segnale d'attenzione – spiega il vice segretario Alessandro Dinelli – come la norma inclusa nella proposta e che prevede la possibilità di registrare i figli nel proprio comune di residenza, anche se il parto è avvenuto in un ospedale di un centro vicino”.

Con un'attenzione al fattore ambiente.

“Le buone pratiche – spiega Paolo Felice – devono cominciare dai piccoli centri, su temi importanti come rifiuti, energia, regolamenti edilizi, mobilità”.


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