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Viterbo - Le donne del Pd e il Comitato 13 febbraio contro il disegno di legge della consigliera regionale
Cara Tarzia, il medioevo è finito
Viterbo - 5 maggio 2011 - ore 17,00


Riceviamo e pubblichiamo - La consigliera Tarzia ha proposto un disegno di legge che ci riporta ad epoche storiche superate, quando i governanti si arrogavano il diritto di entrare nella vita delle persone decidendo, per tutti, ciò che è “etico”, come se la gente non fosse in grado di distinguere il bene dal male e non avesse il diritto di pensare in modo diverso rispetto al pensiero unico dominante.

Il tempo in cui qualcuno decideva per tutti e’ passato . Noi donne rivendichiamo il diritto di operare delle scelte che ci coinvolgono in prima persona e per le quali abbiamo pagato con sofferenze, sensi di colpe, infelicità. . Tarzia parla “di ampliare la possibilità di scelta, di aiuto e sostegno per le donne, per le famiglie, per le coppie e di fare in modo che i consultori possano svolgere la loro primaria funzione sociale”.

Queste sono solo belle parole. La realta’ e’ molto diversa per i seguenti motivi :

-La proposta dell’onorevole ci allontana anni luce dal concetto di laicità dello stato e subordina i servizi ai valori “etici” della famiglia solo tradizionalmente intesa. I consultori hanno bisogno di risorse e non di regolamentazioni etiche, tipiche di uno stato confessionale , che si sente depositario della verità assoluta.

-Non si può definire sostegno o aiuto il fatto che una donna , se non accetta le “persuasioni” imposte dal “nuovo” consultorio, deve mettere per iscritto il rifiuto, dopo di che rimarrà sola con i propri problemi.

-I “nuovi” consultori non potranno “svolgere la loro primaria funzione sociale” nei confronti dell’attuale società multiculturale e delle fasce socialmente più deboli e meno protette (adolescenti, coppie di fatto, etc) dal momento che queste categorie non rientrano nello schema tradizionale di famiglia che e’ l’unico preso in considerazione.

-La legge 194 ,in 33 anni di onorato servizio, ha drasticamente ridotto il numero degli aborti e i casi di mortalità femminili ad essi riconducibili. Questa proposta di fatto l’annulla e riporta in vita, inevitabilmente, sistemi illegali dagli effetti devastanti.

Ci chiediamo: chi sono e dove si sono formate le nuove figure professionali, previste ,imposte e inesistenti, per il momento, cioe’ i vari esperti di “antropologia della famiglia”, “ l’esperto di bioetica”, “ il consulente familiare”.

E le varie associazioni pro-life previste all’interno dei “nuovi” consultori in base a quali criteri “etici” verranno selezionate e accreditate? …in base a conoscenze e parentele...?

Per attuare questa controriforma , che prevede sovvenzioni pubbliche, dove si prendono i soldi?

In una regione in cui la sanità è allo sbando, gli ospedali vengono chiusi, i servizi sanitari allo stremo , i tickets aumentati in modo insostenibile, guarda caso, si riescono a reperire fondi per sostenere tale abominio di legge. E’ proprio vero : le vie del Signore sono infinite …

Le 80000 firme che , secondo l’autrice dell’illuminato progetto, sono ininfluenti e inutili, testimoniano con forza quanto il problema sia sentito dai cittadini che chiedono, a gran voce, di cestinarlo.

Questo disegno ha tutte le caratteristiche di un’operazione fatta per acquisire visibilità, reperire voti e fare carriera a spese, di nuovo, del corpo e della dignità delle donne che perde così quei diritti per i quali ha combattuto e che faticosamente le erano state riconosciuti. Viene anche annullato il principio costituzionale dell’uguaglianza senza discriminazione , imponendo valori “etici” non condivisi da tutti.

In definitiva la proposta dell’on. Tarzia si delinea ,chiaramente, come l’ennesima legge “porcata”.

Donne Pd e gioveni democratiche Viterbo - Comitato 13 febbraio


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