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Viterbo - Sabato 7 maggio alle 18
Corbucci ospite dell'Archeosofica
Viterbo - 6 maggio 2011 - ore 18,00


- Corbucci ospite dell’Associazione Archeosofica di Viterbo. Sabato 7 maggio alle 18.

La “particella di Dio” è il tema scientifico più cliccato del momento, in quanto la comunità scientifica sta proponendo all’attenzione dell’opinione pubblica la possibilità che sia stata finalmente scoperta l’origine di tutto ciò che esiste.

Salvo all’ultimo momento ritrattare la scoperta, nel senso di dire che quella che sembrava la particella di Dio, invero non è stata scoperta. L’ultimo “falso allarme” è di pochi giorni fa.

Due sono le scuole di pensiero sull’origine dell’Universo: quella accreditata, del fisico inglese Peter W. Higgs, che teorizza l’esistenza della fatidica particella, come spiegazione della massa degli atomi e l’altra del fisico nostro concittadino Massimo Corbucci, che teorizza il “Vuoto Quantomeccanico”, vale a dire qualcosa di “estremamente denso” (a dispetto della parola vuoto) presente nel “cuore” di ogni atomo.

Nella trasmissione Voyager su Rai2 dedicata alla “particella mancante” fu presentata una chiarissima sintesi del concetto.

Corbucci nel 1976, ricalcolando un’equazione, pervenne al risultato che l’atomo non poteva avere la struttura, che si ritiene comunemente abbia, con la conseguenza teorizzazione che non sarebbe stato possibile ottenere l’elemento trans-uranico con 114 protoni, che all’origine della massa non poteva esserci il “bosone di Higgs” e che la gravità doveva essere un fenomeno non riconducibile ad una forza.

Nell’anno 2000 il più grande ente atomico della Terra, il Gsi tedesco, convocò, Corbucci poiché, contro ogni previsione ufficiale, era fallita la costruzione dell’atomo con 114 protoni come da lui teorizzato.

Nello stesso anno a Ginevra al Cern, contro ogni previsione, non veniva “fotografato” il bosone di Higgs e qualche anno prima, rimanendo sconcertata, la fisica si era imbattuta nella inspiegabile diversa accelerazione di caduta di una sfera di alluminio e di una di ferro. Arriva milionesimi di secondo prima la sfera di alluminio infrangendo l’idea accertata della forza di gravità.

Per l’establishment scientifico è incredibile che la struttura dell’atomo sia da ridisegnare completamente, che la gravitazione sia da rivedere concettualmente e che non esista il bosone di Higgs.

Nel 2008 a Ginevra la potenza della mostruosa macchina sperimentale del Cern grande 27 Km, è stata aumentata di 100 volte, arrivando a toccare i 14mila miliardi di elettronvolts di potenza, ma il bosone non ne vuole sapere di venir fuori e questo mette in difficoltà la scienza mondiale, che senza questo “tassello” non riesce a ricostruire il “puzzle”, che spiega la nostra origine.

Corbucci è totalmente convinto che a creare il mondo sia il vuoto quantomeccanico e che sia inutile rincorrere il miraggio del bosone di Higgs. Le teorie sulla gravità di Corbucci sarebbero rivoluzionarie se dimostrate.

Con la semplicità che lo caratterizza Corbucci ospite dell’associazione Archeosofica di Viterbo da sempre incline a tematiche di carattere scientifico e innovativo, esporrà durante un incontro le sue teorie sulla Gravità e la struttura segreta della materia.

Se le teorie del Corbucci si rivelassero fondate il Cern, che è l’ente scientifico più grande del mondo, e che fino ad adesso non è riuscito a trovare una “particella mancante” potrebbe dover ammettere, che la risposta sia stata trovata da uno studente di fisica di 23 anni di Viterbo, nel 1976 quando ancora non c’erano strumenti matematici adatti per trovare la soluzione proposta soluzione.

Sabato 7 maggio alle 18 presso i locali dell’associazione Archeosofica di Viterbo in via Garibaldi 16 proveremo a gettare uno sguardo nel futuro.


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